Si avvicina la data della scadenza del termine per la presentazione del modello 770 ordinario, il 31 luglio, dove va indicato l’acconto dell’imposta sostitutiva sul risparmio amministrato, il cui trattamento ha sollevato più di un dubbio da parte degli operatori. Gli intermediari, banche e SGR, ed esponenti dal mondo professionale, che lo scorso dicembre hanno dovuto versare un acconto sull’imposta sostitutiva sul risparmio amministrato dovuto alla clientela utilizzando il nuovo codice 1140 e nella misura del 100%, nelle scorse settimane, come riporta il Sole 24 ore, avrebbero chiesto al Fisco la proroga del termine per la presentazione al 30 settembre 2014, allineando il termine a quello di deposito degli altri modelli dichiarativi.

 

Al momento però dall’Agenzia delle entrate non sono giunte indicazioni, né in un senso né nell’altro, lasciando qualche speranza agli operatori di avere più margini per far fronte all’adempimento. L’acconto dell’imposta sostitutiva sui redditi diversi di natura finanziaria,  come spiega il Fisco nella risoluzione 91/E, che gli intermediari del settore hanno dovuto versare entro lo scorso 16 dicembre, è stata determinata sommando gli importi dei versamenti dovuti per le plusvalenze del periodo che va da novembre 2012 a settembre 2013, al lordo delle compensazioni eventualmente effettuate.

Il pagamento dell’acconto, aggiunge il documento di prassi, può essere scomputato, a partire dall’1 gennaio dell’anno successivo, esclusivamente dai versamenti relativi alla stessa imposta sostitutiva. L’eventuale eccedenza “d’acconto” rispetto a quanto effettivamente dovuto come imposta sostitutiva nell’anno successivo, è scomputabile dal versamento da eseguire nel medesimo periodo.