Si profila un iter parlamentare in salita per il ddl sul rientro dei capitali. E non è escluso, considerando la pausa agostana in Parlamento, che il tutto possa slittare a settembre. A rallentare i lavori sulla voluntary disclosure a Montecitorio, come riporta Italia Oggi, è l’introduzione del reato autoriciclaggio all’interno del testo che fa emergere un conflitto di attribuzione tra il ministero dell’Economia e il dicastero della Giustizia. 

Il testo lincenziato dalla Commissione finanze di Montecitorio deve ancora ottenere i pareri delle altre commissioni (Giustizia, Bilancio ed Attività produttive), le quali potrebbero esprimersi nel corso della prossima settimana, come ha fatto notare dal presidente della commissione, Michele Pelillo (Pd) all’ultima seduta di mercoledì. Sono stati invece acquisiti i pareri favorevoli delle commissioni Affari costituzionali, Lavoro e Politiche dell'Unione europea, nonché della commissione parlamentare per le questioni regionali. C'è tempo fino al 9 agosto, quando i parlamentari andranno in ferie. Ad oggi, inoltre, l’esame del testo però ancora non compare nel calendario dell’Aula. 

“Non mi risulta ci siano problemi, siamo perché questo reato sia introdotto a prescindere dal come. Fa parte delle linee guida della Riforma della Giustizia, non c’è nessun intoppo da parte del governo” ha assicurato il ministro alla Giustizia Andrea Orlando (Pd) a Bruxelles per presentare le priorità del semestre di Presidenza italiana del Consiglio Ue al Parlamento europeo.