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Voluntary disclosure, verso una proroga di 3 mesi

7/24/2015

La richiesta dei professionisti al governo per poter sfruttare al pieno le potenzialità del provvedimento. Solo in Lombardia previste oltre 60.000 istanze


Una proroga di tre mesi per consentire ai professionisti di sfruttare a pieno le potenzialità della voluntary disclosure. Nel corso delle ultime settimane si sono alzate da più parti richieste pressanti affinché il Governo spostasse più in là i termini di scadenza delle domande di adesione alla richiesta di adesione alla collaborazione volontaria per far emergere i capitali nascosti all’estero, prevista per il 30 settembre prossimo. Termine, come ricordano gli addetti ai lavori, che impone anche la consegna di tutti i documenti necessari all’Agenzia delle Entrate per verificare la correttezza dell’adempimento.

Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha chiesto una proroga almeno fino al 31 dicembre, un tempo necessario “per chiarire punti specifici della normativa e soprattutto per consentire ai professionisti di lavorare ad una materia così delicata con la dovuta serenità. Così come è oggi, la disciplina sul rientro dei capitali rischia di trasformarsi in un’incompiuta e di non centrare gli obiettivi di gettito prefissati”, ha spiegato Gerardo Longobardi, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, intervenuto in un recente convegno sul tema a Milano. La Lombardia, non a caso, è la regione da cui è atteso il maggior numeri di adesioni, anche se fino ad oggi sono state presentate oltre 4.000 istanze delle 60.000 complessivamente previste in regione.

Previste numerose adesioni anche in Triveneto, Piemonte, Emilia e Lazio, tanto che gli esperti stimano che la base imponibile da recuperare sia superiore a quanto fin qui ipotizzato da Banca d’Italia (220 miliardi di euro). Secondo Massimiliano Sironi, presidente della Commissione Diritto Tributario Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili, “nonostante l’Agenzia delle Entrate abbia fornito già alcuni significativi chiarimenti, restano aperte alcune questioni la cui rilevanza è significativa, non solo per la corretta adesione della voluntary disclosure, ma anche alla luce del decreto sulla certezza del diritto approvato venerdì scorso dal Governo e ora al vaglio delle commissioni competenti di Camera e Senato, di cui si attende l’approvazione definitiva entro la fine di Luglio”.

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