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Pasqua con sorpresa per il risparmio gestito

4/19/2014

Lo hanno già ribattezzato il "Super Tuesday" dell'Unione Europea: il 15 aprile l'ultima plenaria del Parlamento ormai giunto a scadenza ha dato l'ok ad una vera e propria rivoluzione dell'industria della consulenza finanziaria e dei fondi comuni.


Il 15 aprile il Parlamento Europeo ha letteralmente cambiato il quadro normativo dell'Unione e dato il via libera ad una nuova era che coinvolgerà tutto il sistema finanziario ed economico dell'Eurozona. La risonanza maggiore, per quanto riguarda il mondo del risparmio gestito, l'ha avuta la direttiva MiFID II e il regolamento MiFIR, pacchetto legislativo approvato martedì scorso e che andrà a sostituire le direttive 2002/92/EC e 2011/61/EU e la normativa 648/2012 (MiFID II: ecco il testo approvato dal Parlamento).

 

Ma l'ultima plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, prima del rinnovo, è stata in realtà l'occasione per adottare un pacchetto di misure decisamente più ampio sul tema "tutela degli investitori". In quella occasione è arrivato il via libera anche a: il regolamento su “Key Information Documents (KIDs) for packaged retail investment and insurance products”, ovvero sui cosiddetti PRIPs; la revisione della direttiva su “Undertakings for collective investment in transferable securities”, meglio nota come UCITS V; e alla Direttiva su “access to a basic bank account, comparability of bank fees and switching of accounts” (PAD). 

 

Accanto a queste direttive, che toccano in maniera diretta il risparmio gestito e degli investimenti finanziari, durante quello che da molti è stato definito il Super Tuesday del Parlamento Europeo, sono state adottate anche una serie di misure che completano l'Unione Bancaria e il sistema unico di sorveglianza, già in vigore.

 

In particolare, come ricordato dalla Febaf, tra le nuove norme fondamentali per l'Unione Europea è arrivata l'approvazione dell'Europarlamento per quanto riguarda: il Single Resolution Mechanism (SRM), istituito per interventi di salvataggio delle banche, che comporterà anche la creazione del fondo unico di risoluzione finanziato dalle banche per 55 miliardi di euro nei prossimi 8 anni; la direttiva Bank Recovery and Resolution (BRRD), volta a gestire i fallimenti e risanare le banche in crisi; e il Deposit Guarantee Scheme (DGS), norma che impone l'obbligo di garanzia dei depositi da parte delle banche fino a 100.000 euro. SRM e BRRD hanno ottenuto una larga maggioranza, mentre il dossier DGS è stato approvato senza votazione.

A completare l'iter legislativo per tutte queste normative (MiFID compresa) manca solo l'approvazione del Consiglio.

 

L'ultimo colpo di coda del Parlamento Europeo, ormai giunto praticamente a scadenza, è arrivato il 17 aprile: in quella data sono stati votati gli emendamenti sul testo del regolamento ELTIFs sui fondi a lungo termine, ma in questo caso manca il voto sulla risoluzione legislativa finale per consentire al futuro Parlamento di aprire i negoziati con il Consiglio attraverso la fase dei triloghi.

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