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9/30/2016
La MiFID 2 costerà all'industria almeno 2 miliardi di euro. Sono le spese necessarie in IT al settore dei servizi fnanziari per adeguarsi alla nuova direttiva, che entrerà in vigore il 3 gennaio 2018. La stima è di Ihs Markit e Expand (del gruppo Boston Consulting) in un recente studio. L'introduzione della complessa direttiva, che giunge dopo anni di preparazione e la cui entrata in vigore è stata rinviata di un anno, "significa che le società dovranno dedicare la maggiore parte dell'anno prossimo a prepararsi al nuovo scenario normativo".
La nuova normativa europea mira a trasformare tutti gli aspetti del settore dei servizi finanziari, in particolare migliorando la protezione degli investitori, le informazioni sugli scambi, la trasparenza e la struttura del mercato. Al momento i player del settore stanno avendo approcci diversi all'introduzione della direttiva. Secondo il rapporto, la maggior parte delle banche d'investimento punta a introdurre gran parte dei dispositivi previsti da MiFID 2 nel 2017.
Diverso l'approccio degli asset manager, dove i livelli di preparazione variano invece molto: alcuni sono pronti ad applicare a livello interno le nuove regole nel 2017, mentre altri sono ancora alle fasi iniziali. Lo studio calcola che le 40 maggiori banche d'investimento e i 400 principali asset manager spenderanno un totale di 2,1 miliardi di dollari per rispettare le linee guida del MiFID 2.
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