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11/5/2014 | Redazione Advisor
In un Paese affetto da endemica sotto-assicurazione, la mancanza di adeguate coperture assicurative è evidente anche nel segmento Private. Secondo un'indagine realizzata dall'Aipb, persino tra i clienti dotati di grandi patrimoni, esiste un divario significativo tra la percezione dei rischi e la copertura degli stessi.
Questo gap varia in funzione dei differenti fattori di rischio: un intervistato su due, ad esempio, si sente esposto a pericolo di non-autosufficienza, ma solo uno su quattro si è dotato di un'adeguata copertura. Il 72% della clientela teme di subire danni ai beni o al proprio patrimonio ma la percentuale di coloro che hanno provveduto ad acquistare una qualche protezione è inferiore di quasi 10 punti. Il fenomeno è presente con sfumature differenti anche in tema di salute, previdenza, e rischio premorienza (vedi tabella).
Chiamati a spiegare le ragioni della mancata assicurazione, i clienti private offrono quattro motivazioni: la prima è che ritengono di poter far fronte ai rischi in maniera autonoma, attingendo al proprio patrimonio. Altri valutano le soluzioni proposte come inadeguate o troppo costose rispetto ai benefici offerti. Altri ancora hanno poca fiducia nelle compagnie assicurative e infine c'è chi dichiara di non aver mai ricevuto proposte relative a prodotti assicurativi capaci di offrire tutela contro determinati fattori di rischio.
Si tratta, spiega l'Aipb, di clienti abituati a circonda di consulenti che, tuttavia, spesso cedono alla tentazione del “fai da te” e dell’auto-assicurazione se non ritengono l’offerta degli operatori adeguata alle proprie esigenze. Questo contribuisce a spiegare perché, ad esempio, si rileva nei Private un aumento della percezione di rischio a cui corrisponde una crescita delle coperture assicurative che non privilegia, però, il canale bancario. Anche nei casi di tutela della persona, della famiglia e dei beni.
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