Saira Malik, cio di Nuveen: “Le società di private equity...
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25/03/2015
Aipb, il 42% dei banker è soddisfatto
di Redazione Advisor
Highlights- 55 professionisti su 100 si dichiarano fedeli all'istituto per il quale operano
- In calo le valutazioni negative

La relazione tra banca e private banker è sempre più solida. Alla domanda “Con quale probabilità raccomanderesti l'istituto per cui operi a un amico/conoscente che fa un lavoro simile al tuo”, il 27% indica un voto di 9 o 10 (su un punteggio massimo di 10) . Era il 17% nel 2012. Non solo, se si considera anche la quota di chi è disponibile a promuovere la propria banca ma attribuisce un voto più basso, tra 7 e 8, la percentuale sale al 68%. Tra i fattori che alimentano una percezione positiva legata all'istituto per cui operano, il più importante è la presenza d un forte brand alle spalle (19%), seguita dal fatto di “essere responsabili di un team di persone” (+17%), dalla “percezione di un alto livello di flessibilità nella gestione dei clienti” (+15%) e dall’aver fatto esperienza presso altri istituti (+5%). Gli elementi che invece abbassano il livello di motivazione sono legati alla ricezione di offerte da parte dei competitor e alla percezione che il modello della propria banca sia rigido e consenta poca autonomia nella gestione dei clienti.
Il 42% dei banker è comunque pienamente soddisfatto e rispetto a due anni fa, segnala l'Aipb, cala in modo sensibile la quota di valutazioni negative. Il 55% dei professionisti interpellatisi si dichiara fedele all'instituzione per la quale opera; un'affermazione che trova ampio riscontro nei fatti, dato che quasi il 70% dei banker è "nato e cresciuto" professionalmente nell'istituto per cui lavora: negli ultimi anni, la quasi totalità ha ricevuto offerte da parte di altri istituti e reti di promozione finanziaria ma solo una minoranza sembra essere attratto dalle possibilità di cambiare banca o struttura.
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