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Biolzi (Cassa Lombarda): 4 mosse per resistere a Fed e Cina

8/19/2015 | pieremilio.gadda

Le strategie da seguire a cavallo dell'estate per esorcizzare i timori legati alla stretta monetaria e al rallentamento del colosso asiatico


Azioni europee, bond periferici, biglietto verde e sterline inglesi. Sono queste, secondo Alberto Biolzi, responsabile Advisory di Cassa Lombarda, le quattro carte da giocare a cavallo dell'estate, in attesa che vengano sciolti i due principali nodi sui mercati finanziari: da un lato l'avvio del processo di normalizzazione della politica monetaria americana, dall'altro lo scoppio della bolla azionaria cinese e il rallentamento del colosso asiatico.

 

A fronte di una crescita stabile, sebbene moderata, la Fed appare sempre più vicina ad alzare i tassi di interesse, per la prima volta dal 2006. “Le buone indicazioni dal mercato del lavoro, con la disoccupazione tornata poco al di sopra del 5%, sembrano rappresentare il principale motivo a supporto di questa decisione. L' assenza di particolari pressioni inflazionistiche, soprattutto sul fronte salariale e il contesto di crescita internazionale sottotono, peraltro, non depongono a favore di un vero e proprio ciclo di inasprimento della politica monetaria”, ricorda Biolzi. Quale sarà la reazione dei mercati finanziari? “Tassi in rialzo, tipicamente, si associano a maggiore volatilità, mettendo sotto pressione, in particolare, gli attivi obbligazionari”. Di svolta monetaria da parte della Fed, si parla però da molti mesi e diversi analisti scommettono in una relativa indulgenza da parte degli investitori.

 

È soprattutto la Cina a destare preoccupazione. Come noto, dopo uno straordinario rally, il mercato azionario locale ha subito una violenta correzione, nonostante i molteplici interventi delle autorità per contenere la caduta del listino. “Le eccessive valutazioni raggiunte dal mercato giustificano certamente uno storno, ma le modalità dello stesso hanno turbato gli investitori internazionali che da tempo si interrogano sulle reali condizioni del Paese alle prese con una lunga e difficile transizione da un' economia basata sugli investimenti ad un' economia più esposta ai consumi - commenta l' esperto -. Il rallentamento cinese sta avendo un forte impatto negativo sul mercato delle materie prime e giustifica, inoltre, una certa cautela per i settori più esposti ai consumi cinesi”. La decisione della Banca Popolare Cinese di adottare un nuovo metodo per la determinazione del tasso di cambio dello yuan su base giornaliera ha contribuito a destabilizzare i mercati.

 

In un simile contesto, non si può trasgredire alla regola aurea della diversificazione. Da un punto di vista relativo, le azioni continuano ad offrire prospettive più interessanti rispetto alle obbligazioni. “A livello geografico - precisa Biolzi – è opportuno privilegiare i mercati dei Paesi sviluppati ed in particolare l'Europa che, supportata da un contesto di ripresa, offre maggiori opportunità. Nell'ambito del reddito fisso, invece, il recente declino dei rendimenti aumenta sensibilmente i rischi offrendo ritorni attesi molto modesti. “Questo induce a privilegiare scadenze brevi con un focus sui bond della periferia”. Una moderata diversificazione valutaria in dollaro Usa e sterlina inglese potrebbe continuare a fornire un discreto supporto considerato il probabile avvio, nei prossimi mesi, di una politica monetaria meno espansiva da parte di Fed e Bank of England.

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