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9/16/2015 | pieremilio.gadda
I private sono (molto) meno ingenui dei clienti retail. Secondo quando emerge dall'indagine sulle famiglie italiane condotta dalla Consob e titolata “Report on financial investments of Italian Household”, il 44% degli intervistati dichiara di prendere decisioni sugli investimenti in base ai consigli di familiari e conoscenti; solo il 22% si affida ai suggerimenti di un esperto o delega a questi la gestione dei propri risparmi.
Un dato allarmante che pare in controtendenza rispetto a quanto registrato dall'Aipb in un'indagine focalizzata sui clienti con asset superiori ai 500 mila euro. Nell'85% dei casi, la fonte di riferimento dei clienti Private quando raccolgono informazioni su mercati e investimenti è il proprio banker. Seguono la stampa specializzata (51%), i quotidiani generalisti (38%), le newsletter (31%) e i siti d'informazione (27%). Solo 22 intervistati su 100 fanno affidamento ai consigli di amici e parenti quando valutano le proprie scelte allocative. Il 16% fa tiene in considerazione il parere del proprio agente assicurativo e una fetta minoritaria (15%) utilizza come spunto anche le pubblicità di prodotti bancari, assicurativi e finanziari.
Quando il banker conquista i suoi clienti per la qualità del servizio, ricorda l'Aipb, si trasforma in un vero e proprio ambasciatore del brand: in questo caso, la clientela servita appare propensa a segnalare la propria istituzione di riferimento ad amici e conoscenti: solo 1 cliente private su 10 non la raccomanderebbe in alcun modo.
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