Saira Malik, cio di Nuveen: “Le società di private equity...
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23/09/2015
Credit Suisse: “La (seconda) vittoria di Tsipras è differente”
di Pieremilio Gadda
Highlights- Le analogie con l'esito delle precedenti elezioni in Grecia sono solo apparenti

A sorpresa Alexsis Tsipras ha vinto con ampio margine le elezioni del 20 settembre. Con una percentuale di voti pari al 35,5%, grazie al premio di maggioranza, ottiene 145 seggi, solo 6 in meno di quelli necessari per conquistare la maggioranza in Parlamento. Apparentemente lo scenario è molto simile a quello emerso dopo le elezioni di gennaio, quando Syriza conquistò 149 seggi.
Ma due circostanze lo rendono differente in modo sostanziale: da un lato, la formazione guidata dal Premier dimissionario Alexis Tsipras ha perso i membri con posizioni più radicali (che, per inciso, non sono riusciti a superare la soglia del 3% e rimangono fuori dal Parlamento). La seconda è ancora più importante: “Mentre a gennaio Tsipras era fortemente contrario al piano di austerità imposto dai creditori – ricordano Giovanni Zanni, European Economics Director di Credit Suisse e Mirco Bulega, analista - a luglio ha firmato un memorandum d'intesa con l’Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale. Sebbene alcune incertezze permangano, soprattutto sull’implementazione del programma, d’ora in avanti l’aspetto politico dell’equazione dovrebbe essere meno problematico: il fatto che il voto sia ormai alle spalle è di per sé importante per la stabilità e rende probabile che il memorandum sia rispettato (con i consueti ostacoli e ritardi ma non più di questo)”.
Tre fattori secondo gli analisti di Credit Suisse, dovrebbero contribuire a stabilizzare la situazione, almeno per il prossimo futuro: da un lato, l’esercizio di ricapitalizzazione delle banche; in secondo luogo, un alleggerimento degli oneri sul debito pubblico greco e – terzo – l’acquisto di bond greci da parte della Banca centrale europea, nell'ambito del programma di quantitative easing. “Tutto questo dovrebbe prendere forma prima di fine anno ed è collegato a una prima verifica del programma, con risultati positivi, probabilmente a novembre.
Se la ricapitalizzazione delle banche ripristina un po' di fiducia nel settore bancario, la ristrutturazione del debito è realizzata in modo da garantirne la sostenibilità nel lunghissimo periodo e la Bce inizia a comprare emissioni greche nell'ambito del quantitative easing, la Grecia potrebbe sembrare un luogo molto più tranquillo entro la fine dell'anno”, prevedono Zanni e Bulega. Nonostante alcuni di questi eventi possano creare nuove ondate di incertezza (in particolare la ricapitalizzazione del settore bancario), gli analisti di Credit Suisse sono convinti che l'Europa sia intenzionata a fronteggiare i prossimi passaggi il più possibile senza ostacoli, con l'obiettivo di accantonare rapidamente la questione greca e procedere oltre.
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