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Nuove competenze, più contaminazione. Così cambiano i banker

10/14/2015 | pieremilio.gadda

8 banker su 10 sono convinti che la professione sia destinata a cambiare nei prossimi due anni. Ecco la ricetta di Cassa Lombarda


Secondo le ricerche dell'Aipb, 8 banker su 10 sono convinti che la professione del private banker sia destinata a cambiare nei prossimi due anni, in direzione di un aumento della professionalità (36%) e della consulenza globale. “I banker svolgono un compito che deve tenere nella massima considerazione la qualità del rapporto con la clientela, costituita spesso da famiglie alla seconda o terza generazione, che trovano nella banca, oltre ai classici servizi di gestione patrimoniale e di consulenza, anche le soluzioni corporate per l’impresa e i servizi bancari tradizionali. Il consulente, quindi - osserva Andrea Jesi, responsabile direzione Private Banking di Cassa Lombarda (nella foto) – deve maturare un ampio spettro di competenze trasversali, in grado di soddisfare la domanda crescente, da parte di tali clienti, di un effettivo supporto nella governance del patrimonio”.

 

Non bisogna sottovalutare ciò che nel linguaggio del Private banking viene definito processo di contaminazione, rinvenibile da una parte, spiega Jesi, nella partecipazione alle attività di promozione e sviluppo del settore; dall'altro, nel reclutamento di professionalità che portino a un ulteriore arricchimento della banca e dei Banker attraverso la sovrapposizione, intesa come somma delle parti, delle competenze e della cultura. Inevitabilmente la professionalità dei consulenti dedicati ai grandi patrimoni è influenzata anche dalla struttura dove si è chiamati ad operare. “Pur presentando notevoli caratteristiche comuni, infatti, ogni realtà di Private banking si è plasmata, nel corso degli ultimi anni, in funzione delle specifiche priorità, principalmente di natura organizzativa e commerciale – ricorda il responsabile della direzione private di Cassa Lombarda -. Ne discende che ciò non può non avere influenza sugli indirizzi forniti ai Banker e sull’evoluzione dell’approccio con la clientela. A ciò si aggiungano le caratteristiche personali, la formazione e tutto ciò che costituisce il bagaglio di conoscenza e di cultura di ogni professionista. Anche la tipologia del legame con la struttura, per citare un ultimo fattore, può influire sull’indirizzo delle scelte qualora al tavolo ci si trovi con un Banker dipendente piuttosto che con un libero professionista”.

 

La tipologia di clientela, la collocazione della sede nel cuore della City e l’appartenenza a un gruppo indipendente di respiro internazionale rappresentano elementi distintivi di Cassa Lombarda – conclude Jesi – e collocano la banca tra le realtà “specializzate” nel panorama italiano delle strutture dedicate ai grandi patrimoni.

 

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