Il prestigio rappresenta un aspetto sempre più rilevante nella scelta della banca private a cui rivolgersi per la gestione dei propri investimenti. Quasi 90 clienti su 100 infatti attribuiscono questa caratteristica alla propria struttura di riferimento.

 

L'80% la ritiene capace di offrire soluzioni tecniche di qualità, pronta ad ascoltarlo e a identificare soluzioni coerenti con i suoi bisogni. Il 75% dei clienti la considera in grado di esprimere una visione globale/internazionale dei mercati e una percentuale simile la giudica dinamica moderna e in grado di utilizzare un linguaggio chiaro e comprensibile, quindi trasparente.

 

Se queste sono le caratteristiche principali che hanno consentito agli operatori private di raggiungere un volume di masse in gestione pari a 533 miliardi di euro, confermando il trend di crescita costante, decisamente più stabili appaiono nel lungo periodo le quote di mercato detenute dai singoli operatori. Se si prende in considerazione la dimensione degli asset, la quota di mercato dei primi 5 player risulta costante e prossima al 53% del totale. Al tempo stesso, aumenta a 2,6 il numero di istituti cui si rivolgono mediamente i clienti private, confermandosi un target strutturalmente multi-bancarizzato.

 

I clienti, ricorda l'Aipb, suddividono il proprio patrimonio finanziario in parti differenti con finalità d’investimento chiare: una componente liquida per le esigenze quotidiane, una componente da proteggere, per garantire il mantenimento del proprio stile di vita anche dopo l’interruzione dell’attività lavorativa, una componente da investire per accrescere il capitale, caratterizzata da una maggiore propensione al rischio. Se da una parte gli investitori private non sembrano interessati ad approfondire le proprie conoscenze tecniche in campo finanziario, manifestano una maggiore esigenza di partecipazione alle decisioni e richiedono un servizio proattivo, supportato da solide competenze e da strumenti tecnologici all'avanguardia.