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Private, clienti serviti vs potenziali: come cambia il portafoglio?

1/13/2016 | Redazione Advisor

Azioni e partecipazioni, fondi, conti deposito ma anche prodotti postali. Scelte differenti per chi si rivolge al banker


I clienti serviti da strutture private differiscono da quelli potenziali non solo in tema di aspettative (leggi) ma anche nelle scelte di portafoglio.

 

Secondo un’indagine realizzata dall’ufficio studi dell’Aipb, ci sono 5 diverse tipologie di prodotti nei portafogli private, uno in più rispetto alla clientela non servita. Il fenomeno della multi-bancarizzazione, più accentuato tra i clienti serviti (leggi), determina un buquet di prodotti più ampio, osserva l’associazione di categoria.

 

In cosa differiscono i portafogli dei grandi patrimoni? Il divario più ampio si registra in materia di azioni o partecipazioni (71% vs 55%) e nel risparmio gestito (81% vs 72%): entrambe le componenti sono più rappresentate nel servito, sia i fondi comuni (76% vs 64%) che le gestioni patrimoniali (46% vs 33%). Anche la penetrazione dei conti di deposito è maggiore (70% vs 57%): nel mondo del corporate e dello small business, spiega l’associazione di categoria, vengono utilizzati come riserva di liquidità.

 

Nei portafogli private ricorrono più frequentemente anche le obbligazioni (82% vs 75%) e i titoli di Stato (69% vs 62%). Al contrario, i clienti non servizi da strutture dedicate hanno più prodotti postali (24% vs 16%).

 

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