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1/27/2016 | Andrea Bazzani, Bazzani Intermediazioni Generali S.r.l.*
Esistono numerose professioni e in tutti i casi quello che viene richiesto a chi le svolge è di tenere uno standard adeguato di diligenza, prudenza e perizia nell’espletamento dell’attività. Se per dolo o per colpa (semplice o grave, propria o di un suo dipendente/collaboratore) il professionista non riesce a svolgere il mandato del cliente e questi dovesse per questa ragione subire un danno, tale danno potrà essere richiesto come risarcimento al professionista stesso.
Esempi tipici: in finanza, il ritardo nel passaggio di un ordine di acquisto/vendita titoli; nella professione legale, la mancata comparizione dell’avvocato a una certa udienza o il mancato invio di memorie o atti che comportano la perdita della causa al cliente; per il commercialista, l’errore nella compilazione del bilancio o delle dichiarazioni che comportano sanzioni al cliente; il medico che non riconosce i sintomi di una certa malattia e sbaglia la diagnosi e dunque la cura al paziente; nelle costruzioni, l’errato calcolo dell’ingegnere sulla portata di un pilastro che comporta il crollo di un fabbricato etc. Ovviamente alcune professioni per varie ragioni sono più rischiose di altre e il rischio dipende anche dagli interessi coinvolti nel mandato professionale. Il medico per esempio ha un rischio che attiene la vita umana e dunque un errore normalmente si ripercuote in danni per la salute o addirittura la vita di una persona e i risarcimenti sono spesso molto costosi.
Anche i professionisti di area legale, avvocati, commercialisti e notai, operando in un contesto di leggi spesso non univoche e certe, possono essere chiamati a rispondere del loro operato da clienti che hanno subito danni derivanti da consulenze o pareri prestati sulla base di erronei intendimenti o interpretazioni. Certo anche la rilevanza economica del cliente può portare questo a intentare cause di risarcimento anche azzardate a vario scopo, il tutto traducendosi in costose cause anche per il professionista stesso.
Oggi quasi tutti i professionisti sono obbligati dalle leggi ad avere un’assicurazione contro i danni causati dalla propria attività, questo si motiva con la volontà di proteggere i clienti. Il costo della copertura è del resto completamente deducibile. Una buona assicurazione è però un ottima protezione patrimoniale per il professionista stesso. Compito del broker è distinguere la copertura più corretta, che si adatta meglio cioè alla reale attività del professionista.
Vediamo nella nostra esperienza un gran numero di coperture standardizzate dagli ordini professionali a basso costo ma anche a bassa copertura là dove si insidiano i rischi che più vale la pena proteggere. La fortuna di un mercato di RC professionali divenuto molto vasto sta nel fatto che ora con un minimo costo supplementare si possono avere coperture molto complete e adatte all’attività anche del più particolare professionista. Esistono oramai delle coperture professionali “all risks” che sono il massimo della trasparenza e garanzia.
Non dimentichiamoci mai del resto che tutto quello che non viene coperto dall’assicurazione deve essere risarcito dal professionista direttamente (a meno non vi siano accordi diversi nell’ambito per esempio di uno studio associato). Rimanendo sulle attività legali e fiscali, ricordiamo alcune delle esclusioni che spesso sono presenti nelle RC standard: massimali per singoli affari o singole prestazioni, attività svolte fuori dal proprio territorio nazionale, attività attinenti a materie particolarmente rischiose come le attività finanziarie estere o le certificazioni fiscali, ruoli svolti come membro di CdA o sindaco in aziende di clienti o per enti pubblici. Mentre sul lato delle criticità che emergono al momento del sinistro e del relativo risarcimento nei confronti delle compagnie e che in determinati casi possono comportare dei problemi al pagamento segnaliamo la possibile conoscenza pregressa di fatti che hanno successivamente causato un danno, le modifiche rilevanti del fatturato dello studio (attenzione ai fiscalisti dopo la VD), attività pro bono, mandato non dettagliato, franchigie in serie in caso di sinistro multiplo. Attenzione inoltre per queste categorie come per molti altre professioni alle postume e alle retroattività di copertura, certi danni prendono tempo ad emergere.
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