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Private, i già clienti vogliono una relazione più "intima"

2/2/2016 | Redazione Advisor

Contatti più frequenti con il banker e la piattaforma di internet banking


Target simili. Aspettative (leggi) e portafogli (leggi) differenti. Come la modalità di relazione con la propria banca. Secondo un'indagine realizzata dall'ufficio studi dell'Aipb, i clienti già serviti da strutture di private banking tendono ad avere un contatto più frequente con la filiale rispetto ai clienti serviti da altre tipologie di operatori. Nel dettaglio, i primi si recano in filiale 27 volte l'anno, circa due volte in più rispetto al secondo gruppo.

 

Anche i colloqui con il proprio banker - il referente principale per gli investimenti - sono più frequenti tra i clienti già serviti (13 contro 11, in media), i quali sembrano prediligere una relazione più assidua, a prescindere dallo strumento utilizzato per interagire con la banca. Da un lato, la filiale rimane un punto di riferimento insostituibile. Dall'altro, anche il canale di internet banking rappresenta uno strumento molto utilizzato: 29 volte l'anno, in media, cinque in più rispetto ai clienti non serviti.

 

I due gruppi invece sono ancora poco abituati ad avere accesso a strumenti di web conference per la finanza. Del resto solo un numero ristretto di banche private ha già integrato efficacemente questo servizio nelle rispettive piattaforme di internet banking.

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