Il crollo del petrolio, il dollaro più forte e la volatilità dei mercati azionari è stata una combinazione decisamente negativa per i paperoni di tutto il mondo. Secondo la classifica Forbes, infatti, nel 2016 si contano 1.810 miliardari, 16 in meno rispetto al record dello scorso anno, quando anche i patrimoni complessivi erano più alti di 570 miliardi di dollari rispetto ai 6.480 miliardi attuali.

 

Da un punto di vista geografico, il Paese con più paperoni è rappresentato dagli Stati Uniti, dove se ne contano 540. Al secondo posto si colloca la Cina, con 251 super ricchi, il doppio della Germania, alla quale spetta la medaglia di bronzo con un numero di 120. La recessione ha fatto invece calare di 11 il numero dei miliardari in Russia (che sono scesi a 77) e di 8 quelli in Brasile (sono 23, rispetto ai 31 precedenti). A livello di macro-aree, l'Asia-Pacifico (Cina, India e altri 14 Paesi) è la regione più popolosa al mondo con 590 miliardari, mentre l'Europa è quella che possiede il più grande numero di Paesi con miliardari: si contanto infatti 27 diverse nazioni che ne hanno almeno uno all'interno della popolazione.

 

Quanto ai nomi, la pole position di uomo più ricco al mondo va, per il terzo anno consecutivo, a Bill Gates, che possiede un patrimonio netto di 75 miliardi di dollari (anche se in calo di 4,2 miliardi rispetto al 2015). In seconda posizione sale l'ideatore del marchio Zara, Amancio Ortega, al posto del magnate messicano delle telecomunicazioni Carlos Slim, che scivola al quarto posto. Mentre la medaglia di bronzo va al guru della finanza Warren Buffett.

 

In Italia, è una donna la persona più ricca: si tratta di Maria Franca Fissola, moglie di Michele Ferrero (mancato lo scorso anno) che, con una ricchezza stimata in 22,1 miliardi di dollari, si colloca al trentesimo posto della classifica mondiale di Forbes. Subito dopo si piazza il patron di Luxottica, Leonardo del Vecchio (18,7 miliardi), trentasettesimo nella classifica globale, seguito da Stefano Pessina (13,4 miliardi), Massimiliana Landini Aleotti (10,1 miliardi), Silvio Berlusconi (6,2 miliardi), Giorgio Armani (6,1 miliardi) e Augusto e Giorgio Perfetti (5,7 miliardi)