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4/18/2016 | redazione
Il private equity italiano è tornato ai livelli del 2010. È quanto emerge dall’indice Private Equity Monitor elaborato dai ricercatori dell’Osservatorio Pem della Liuc- Università Cattaneo, tornato a quota 250 punti sia nel terzo che nel quarto trimestre del 2015, ai massimi degli ultimi 5 anni.
A conti fatti, come riporta il Sole 24 Ore, il mercato registra un incremento di oltre il 16% rispetto al 2014 e del 67% sui numeri del 2013. “Nel corso del terzo e del quarto trimestre – ha dichiarato Anna Gervasoni, presidente di Pem - abbiamo osservato un progressivo e costante incremento dell’attività d’investimento”. Complessivamente, lo scorso anno sono state chiuse 105 operazioni, contro le 90 del 2014 e le 63 dell’anno precedente La maggior parte ha riguardato interventi di buy out (75%), seguiti dagli expansion (18%), dai turnaround (5%) e dai replacement (2%). In termini dimensionali, l’analisi evidenzia un fatturato medio delle aziende pari a circa 75 milioni di euro, in crescita rispetto a quello registrato nel 2014. Si conferma la vocazione internazionale degli investitori, dato che il 52% delle operazioni è riconducibile a operatori non domestici. Negli ultimi trimestri del 2015 si segnalano in particolare l’acquisizione di Cigieere da parte di BC Partners, quella di Leone Star su N&W Global Vending per 280 milioni di euro e l’operazione di Investindustrial su Sergio Rossi, per 100 milioni. Infine, il quotidiano di Confindustria ricorda il turnaround condotto da Oaktree per la ristrutturazione di Banca Lecchese (con un investimento di circa 10 milioni).
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