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Fondi hedge, Event-Driven in vantaggio a maggio

6/28/2016 | Stefania Pescarmona

In generale è stato un mese positivo per i fondi alternativi: l'indice Lyxor Hedge Fund ha, infatti, segnato un rialzo dello 0,8%


Maggio è stato un mese positivo per i fondi alternativi: l'indice Lyxor Hedge Fund ha, infatti, segnato un rialzo dello 0,8% nel mese, con una sovraperformance della strategia Event Driven. In particolare, le strategie Merger Arbitrage sono salite dell'1,4%, favorite da un'accelerazione dell'attività di M&A, che ha offerto una più ampia gamma di opportunità investibili. Meglio ancora hanno fatto approcci Special Situations, che sono più sensibili alla direzionalità del mercato e hanno incrementato i guadagni in maggio (+2,5%) grazie alla ritrovata propensione al rischio.

Passando alle altre strategie, quelle più direzionali hanno generato i contributi più consistenti, mentre le CTA hanno continuato a risentire delle tendenze mutevoli del mercato. I fondi L/S Equity hanno, infatti, battuto l'indice MSCI World, guidati dai gestori con orientamento long. I gestori L/S Equity hanno confermato le scelte adottate, mantenendo un atteggiamento cauto e un'esposizione sempre minore ai titoli ciclici. A maggio, infatti, le posizioni lunghe nei settori finanziario e tecnologico sono risultate premianti, al di là delle differenze fra regioni.

Le strategie Fixed Income e Credit Arbitrage sono apparse invece sottotono, dato che la spinta positiva offerta dalla Bce e dall'apprezzamento del petrolio ha cominciato ad affievolirsi sui mercati del credito. I gestori hanno fatto segnare risultati contrastati: quelli asiatici hanno sovraperformato in virtù delle posizioni nei settori dell'energia e dei materiali di base, mentre la performance dei fondi europei è stata più modesta.

I gestori global macro hanno recuperato gran parte delle perdite subite il mese scorso con un rialzo dell'1,2%, riconducibile al rafforzamento del dollaro Usa e al portafoglio obbligazionario. Nel complesso, le esposizioni lunghe al dollaro Usa contro le valute del G10 sono risultate le più premianti. I gestori hanno nettamente incrementato l'esposizione short all'euro. Situazione analoga per la componente del reddito fisso, in quanto i rendimenti sono stati alimentati sia dalle esposizioni short alla duration statunitense e britannica, sia dalle posizioni lunghe in obbligazioni europee.

Infine, l'apprezzamento del dollaro Usa e il rimbalzo dei prezzi dell'energia hanno penalizzato, invece, le strategie CTA. I modelli a lungo termine (-3,1%) hanno eroso la performance complessiva, mentre quelli a breve termine (-0,5%) hanno evidenziato una migliore tenuta. Il rafforzamento del dollaro Usa ha influito negativamente sulle posizioni corte, ma anche l'esposizione alle materie prime è risultata penalizzante.

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