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9/23/2016 | Redazione Advisor
Prosegue il calo dell'export elvetico di orologi. Si tratta del 14° mese consecutivo di contrazione. La conferma arriva dalla Federazione dell'industria orologiera svizzera (FH), secondo la quale ad agosto l'export di orologi svizzeri è stato di 1,35 miliardi di franchi, l'8,8% in meno rispetto allo stesso mese del 2015. La Svizzera è, infatti, il maggior polo orologiero mondiale a livello di fatturato ed esporta il 90% circa dei suoi prodotti. La contrazione però ha riguardato solo gli orologi di alta gamma, con un prezzo all'export superiore ai 3mila franchi.
Sull'andamento pesano il rallentamento di alcuni mercati importanti e la forza del franco. Analizzado i primi dieci maggiori mercati balza subito agli occhi il calo dell’export verso Hong Kong (-28,7%), gli Usa (-12,4%), la Germania (-14,7%), il Giappone (-27,1%), la Francia (-24%) e gli Emirati arabi uniti (-12%), così come il valore decisamente positivo della Cina (+29,1%), del Regno Unito (+23,5%) e di Singapore (+8,5%). L'Italia limita i danni, chiudendo il mese in leggera flessione (-0,9%).
Il calo del mese di agosto si è avvertito poi sull'andamento dei primi otto mesi: secondo la Federazione dell'industria orologiera svizzera (FH), nel periodo gennaio-agosto le esportazioni elvetiche del settore sono state di 12,48 miliardi di franchi, il 10,9% in meno rispetto all'anno prima.
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