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10/12/2016 | PierEmilio Gadda
La Voluntary "bis" coprirà l'intero 2015: un anno in più, quindi, rispetto alla precedente edizione (la precedente finestra si fermava al 30 settembre 2014) e senza penalizzazioni sul fronte di sanzioni e interessi. Secondo l'agenzia Agi, citata dal Corriere della Sera, sarebbe questo lo schema allo studio per la "fase due" della procedura di regolarizzazione dei capitali occultati al Fisco. La nuova voluntary disclosure sarà probabilmente inserita nella Legge di Bilancio e dovrebbe fruttare un gettito di circa due miliardi di euro, stando alle stime dei tecnici.
L'obiettivo dichiarato è favorire l'emersione di contanti, oro e altri preziosi nascosti nelle cassette di sicurezza delle banche italiane. Non è ancora chiaro quale soggetto sarà chiamato a certificare il cosiddetto “nero domestico”: secondo Il Sole 24 Ore, le ipotesi allo studio sarebbero due: la pista più light, prevede che siano gli intermediari - banche, fiduciarie, ecc. - a certificare la provenienza esclusivamente “fiscale” dei depositi; quella più “severa”, attribuirebbe la responsabilità della verifica alla Guardia di Finanza.
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