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Aipb, senza innovazione tecnologica si perde competitività

10/26/2016 | Stefania Pescarmona

Investire in tecnologia vuol dire avere la possibilità di ampliare la gamma d’offerta dei servizi, attraverso un accesso più diretto ai prodotti d’investimento maggiormente all’avanguardia


Innovare e restare al passo con i tempi sono ormai dogmi in quasi tutti i settori: migliorare l’offerta, ottimizzando i costi, è invece il fil rouge che intreccia i vari ambiti fra loro. In un mondo che non è mai uguale, anche le banche non possono sottrarsi a questa tendenza; a maggior ragione quelle private, la cui prerogativa è l’offerta di servizi di elevata qualità.

Eppure, in Italia gli operatori private sembrerebbero restii a fare quel salto che avrebbe ricadute positive sull’innalzamento ulteriore della qualità. Analizzando alcune elaborazioni dell’Ufficio studi di Aipb e Cetif, si nota come la necessità di elevati investimenti in ambito tecnologico abbia un peso significativo, con un livello di criticità di 3,8 in una scala che va da un minimo di 0 a un massimo di 7. Tolto questo ostacolo essenziale ad affrontare il miglioramento dei supporti tecnologici, al secondo posto tra le criticità percepite dagli operatori nell’adozione dei supporti tecnologici stessi c'è la complessità dei sistemi esistenti e la difficoltà di integrazione, con un punteggio di 3,2.

L'importanza dell'innovazione tecnologica è facile da mettere in luce. Investire in tecnologia vuol dire, infatti, avere anche la possibilità di ampliare la gamma d’offerta dei servizi, attraverso un accesso più diretto ai prodotti d’investimento maggiormente all’avanguardia; di conseguenza, significa essere ancora più competitivi sul mercato, smuovendo costantemente il settore.

Quando si chiede, infatti, alla clientela private quali siano le caratteristiche distintive del servizio di private banking, la capacità di offrire un'ampia gamma di prodotti finanziari viene indicata al terzo posto, con una percentuale del 42,5% di risposte. Senza considerare che quasi la metà dei clienti (45,5%) abbandonerebbe il proprio istituto di riferimento se non fosse soddisfatto del servizio. In questo contesto, quindi, l’innovazione tecnologica rappresenta senz’altro un valore aggiunto. Vista l'importanza del tema, l'argomento della tecnologia al servizio degli operatori di private banking sarà oggetto di approfondimento del prossimo Forum Aipb, in programma il 15 novembre 2016, dal titolo “Guidare il cambiamento”.

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