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Credit Suisse, un 2017 all’insegna dei conflitti generazionali

12/20/2016 | Redazione Advisor

Le tensioni economiche e sociali creano un contesto di incertezza, ma anche opportunità. Nell'equity, preferenza a sanità e tecnologia; nei mercati emergenti, in pole Argentina, Brasile e Indonesia


Rendimenti contenuti per gran parte delle classi di investimento e tensioni economiche e sociali, sintetizzate nel concetto di "conflitti generazionali", che creano un contesto di incertezza per gli investitori. Questa la view generale per il 2017 di Credit Suisse, contenuta nell'annuale Investment Outlook della banca svizzera.

"L'incertezza politica e i rischi avranno ancora sicuramente un ruolo di primo piano, dato che sono state avviate le trattative in ambito Brexit, i principali Paesi europei si confronteranno con imminenti elezioni e la nuova amministrazione Usa sta definendo le politiche di immigrazione, di sicurezza e relative ai rapporti commerciali", spiega Oliver Adler, responsabile economic research di Credit Suisse. “Tuttavia – dichiara il global chief investment officer, Michael Strobaek - le correzioni di mercato potrebbero offrire opportunità che gli investitori dovrebbero cogliere in modo selettivo”.

Dove investire, quindi?
Secondo Nannette Hechler-Fayd’herbe, global head of investment strategy, “la sfida maggiore che gli investitori dovranno affrontare nel 2017 consiste nell’individuare rendimenti a fronte di un rischio ragionevole. A nostro avviso – commenta - i titoli di debito subordinati delle società finanziarie europee saranno i principali beneficiari del rafforzamento della base patrimoniale delle banche e della presenza di condizioni finanziarie accomodanti”.

Per Hechler-Fayd’herbe, però, le fonti di rendimento più interessanti sono le obbligazioni dei mercati emergenti, ma la selettività del rischio di emittente resta un fattore di fondamentale importanza". Tra le obbligazioni in valuta forte dei mercati emergenti, “la nostra preferenza va ad Argentina, Brasile e Indonesia e a selezionate obbligazioni bancarie”, dichiara l'esperta che poi aggiuge che “gli investitori in grado di assumere il rischio di cambio possono inoltre prendere in considerazione le obbligazioni in valuta locale, che offrono rendimenti superiori al 6%”.

Nel mercato azionario, volendo potenziare i rendimenti dei portafogli, prospettive interessanti si vedono nelle telecomunicazioni e, in misura minore, nei servizi di pubblica utilità, i cui dividend yield (rispettivamente pari al 5 e al 4%) sono appetibili dati i flussi di cassa stabili. Ancora, a livello settoriale, gli esperti di Credit Suisse accordano una netta preferenza a sanità e tecnologia, per i solidi fondamentali. Il settore sanitario offre alcuni dei più robusti trend di utili, mentre l'ambito tecnologico continua nel contempo a segnare una forte crescita in aree come la sicurezza informatica, la robotica e la realtà virtuale. Entrambi i settori hanno anche tutto da guadagnare dalle probabili agevolazioni fiscali per il rimpatrio di capitali negli Usa.

Altra area da tenere in considerazione è il private equity che secondo Hechler-Fayd’herbe “potrebbe produrre rendimenti allettanti per gli investitori (però, ndr) in grado di sostenere condizioni di illiquidità e i rischi associati alla leva finanziaria”. 

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