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Biolzi (Cassa Lombarda): "Il biglietto verde può indebolirsi ancora"

5/31/2017 | PierEmilio Gadda

Se le aspettative legate agli stimoli fiscali promessi da Trump fossero ancora disattese, il dollaro perderebbe ulteriormente quota


Nonostante la revisione al rialzo delle stime sulla crescita del pil americano nel primo trimestre, da 0,7% a 1,2%, rimangono dei dubbi sulla solidità della ripresa a stelle e strisce. Non è un caso se il rendimento del decennale americano è andato planando, nelle ultime settimane, fino a quota 2,2%, 40 punti base in meno rispetto ai valori di metà marzo.

 

Gli analisti di Cassa Lombarda osservano come la crescita dei profitti aziendali si sia ridotta nel trimestre e diversi indicatori (alcuni manifatturieri regionali, l’immobiliare e gli ordini) abbiano segnalato in settimana un successivo rallentamento. Gli ultimi verbali della Federal Reserve, dal canto loro, non sono riusciti a fornire un'adeguata spinta al dollaro. Vale la pena ricordare che negli ultimi cinque mesi, la moneta unica ha guadagnato il 7,5% sul biglietto verde. "Gli investitori sono preoccupati del fatto che l’amministrazione del presidente Trump non riesca a finalizzare le promesse riforme pro-crescita", spiega Alberto Biolzi (nella foto), responsabile direzione wealth management di Cassa Lombarda -. Qualora i dati macro della settimana fossero deboli (bilancia commerciale, indici Markit, Ism e soprattutto rapporto sull’occupazione di venerdì), il biglietto verde potrebbe indebolirsi ulteriormente, in concomitanza con il calo delle probabilità legate ai prossimi rialzi - l’incremento di giungo è ampiamente scontato con una probabilità superiore all’80% - avendo la Fed legato la sua politica monetaria all’andamento dei dati macro".

 

Nella seconda metà dell'anno, del resto, entrerà nel vivo anche il dibattito sull'inizio della riduzione del bilancio della banca centrale americana, gonfiato fino a 4,5 mila miliardi di dollari - circa 5 volte i livelli del 2007 - dopo tre round di easing quantitativo. A detta di qualche osservatore, i mercati starebbero sottostimando l'impatto di quella che sarà una non trascurabile inversione di marcia da parte del'autorità monetaria. Intanto, secondo Biolzi, "è probabile che la sterlina si mantenga volatile in vista delle elezioni generali dell’8 giugno. In Europa saranno pubblicati i dati di disoccupazione, gli indici PMI, l’inflazione e gli indicatori di sentiment". Tutti indicatori da monitorare con attenzione

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