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Hnwi, crescono i paperoni e i patrimoni del mondo

10/2/2017 | Redazione AdvisorPrivate

Nel 2016, gli Hnwi sono saliti del 7,5%, i patrimoni dell’8,2% e il valore medio degli investimenti gestiti dai wealth manager del 24,3%. I dettagli nel report di Capgemini


Crescono i paperoni del mondo e i loro patrimoni. Secondo il World Wealth Report 2017 di Capgemini, infatti, nel 2016 il tasso di crescita degli Hnwi è salito del 7,5%, in aumento rispetto al 4,9% registrato nel 2015, mentre i patrimoni sono cresciuti dell’8,2%, contro il 4% dell'anno precedente, e il valore medio degli investimenti dei paperoni gestiti dai wealth manager è balzato del 24,3%. Tale incremento ha un peso maggiore rispetto ai risultati dei fondi indicizzati caratterizzati da costi inferiori e offre ai wealth manager l’opportunità di rafforzare i rapporti con gli Hnwi.

Positive le attese per i prossimi anni. Dallo studio è emerso, infatti, che entro il 2025, il valore dei patrimoni degli Hnwi supererà i 100mila miliardi di dollari, con il Nord America e l’Europa che, nel 2016, hanno raggiunto gli stessi tassi di crescita dell’Asia-Pacifico.

Tutto ciò accade in un momento in cui la popolazione mondiale di Hnwi e il loro patrimonio hanno raggiunto i massimi storici, mentre le BigTech (ossia le società che non operano direttamente nel settore dei servizi finanziari, come Google, Amazon, Alibaba, Apple e Facebook) valutano il proprio ingresso sul mercato dei servizi per la gestione patrimoniale. Dal report emerge che più della metà degli Hnwi (56,2%) afferma di essere propensa a utilizzare i servizi per la gestione del patrimonio offerti dalle BigTech, da cui si aspetta maggiore efficienza, trasparenza, innovazione ed eccellenti funzionalità online.

“Se da un lato i colossi mondiali del settore tecnologico non hanno ancora annunciato formalmente il loro ingresso nel comparto del wealth management, dall’altro i gestori patrimoniali sono consapevoli della minaccia concorrenziale, anche se hanno percezioni diverse in merito al potenziale impatto”, si legge nel report. In questo scenario, grandi opportunità si intravvedono peròdall'unione delle forze. «Le società che riescono a unire la propria esperienza in fatto di wealth management alle competenze delle BigTech in ambito customer experience, potrebbero farsi strada tramite l’offerta di servizi veramente innovativi», ha concluso Monia Ferrari, head of banking di Capgemini Italia.

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