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Mercato europeo, beneficiare della ripresa mediante un'esposizione selettiva

11/8/2017 | Redazione AdvisorPrivate

Per JP Morgan PB, spunti interessanti su banche e obbligazioni societarie ibride, mentre tra i Paesi, in pole c'è la Francia. Opportunità anche in Polonia, Russia e Turchia


Orientamento positivo nei confronti del contesto d'investimento europeo, che si presenta come un mercato vivace, dinamico e vario, con una preferenza per il settore bancario e il mercato francese, ma offre spunti interessanti anche tra le obbligazioni societarie ibride europee e sui mercati di Polonia, Russia e Turchia. Questa la view di JP Morgan Private Bank, che suggerisce di beneficiare della ripresa in atto in Europa mediante un'esposizione selettiva alle opportunità nei Paesi core ed emergenti della regione.

"Durante la recente recessione del 2012, le banche europee hanno visto minacciata la propria stabilità a causa del carico rappresentato dai crediti inesigibili, tuttavia al momento vi sono opportunità di rendimenti interessanti tanto nel comparto azionario quanto in quello obbligazionario. La volatilità delle quotazioni azionarie, i rendimenti del cash flow e la capacità di ampliare la quota di mercato sono tutti temi che continueranno probabilmente ad alimentare la dispersione dei rendimenti degli asset del settore”, dichiara Sarah Catania, responsabile per gli investimenti per JP Morgan Private Bank in Italia.

Rispetto ai vari Paesi europei, Catania vede con favore la composizione del mercato azionario francese, “che presenta una maggiore ponderazione di società nazionali, è ottimamente posizionato per beneficiare della ripresa dell'attività economica” e ha una quota consistente di banche. Così come vede degli spunti in Polonia, Russia e Turchia, che sembrano attualmente favorite dalla ripresa economica e, dopo anni di deprezzamento, le rispettive valute si sono stabilizzate rispetto a quelle dei Paesi sviluppati.

"Una delle opportunità da noi individuate è costituita dall'investimento in titoli a reddito fisso denominati in lire turche, che offrono rendimenti a doppia cifra sulle scadenze brevi non superiori ai due anni; particolarmente interessanti sono le obbligazioni emesse da agenzie sovranazionali", spiega l'esperta, che però aggiunge: “Un tale investimento comporta naturalmente il rischio di cambio. Sebbene sia improbabile che la lira turca si rafforzi considerevolmente, l'era del rapido deprezzamento sembra essere terminata".

Per gli investitori che preferiscono sempre non esporsi ai maggiori rischi azionari, gli occhi vanno poi sulle obbligazioni societarie ibride, che costituiscono una fonte di rendimenti potenzialmente allettanti. “Nel confronto con i titoli high yield, gli attuali rendimenti delle obbligazioni societarie ibride appaiono interessanti rispetto alla media storica. Questi titoli forniscono un'esposizione a emittenti investment grade in Paesi europei core offrendo al contempo maggiori rendimenti corretti per il rischio rispetto ad altri asset grazie alla loro posizione subordinata nell'ambito della struttura del capitale", conclude Catania.

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