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Ricchezza mondiale +27% in 10 anni: Italia nella top ten

11/15/2017 | Redazione Private

Secondo il Global Wealth Report 2017 firmato Credit Suisse Research Institute la ricchezza globale è cresciuta del 27%, espandendosi più velocemente rispetto agli ultimi anni, con la ricchezza media pro capite che ha raggiunto nuovi record


Nei dieci anni successivi all’inizio della crisi finanziaria globale, secondo il Global Wealth Report 2017 del Credit Suisse Research Institute, la ricchezza globale è cresciuta del 27%. Nei 12 mesi a giugno 2017 la ricchezza mondiale è cresciuta più velocemente rispetto agli ultimi anni, con la ricchezza media pro capite che ha raggiunto nuovi record.

Secondo quanto si legge in un comunicato, l'ottava edizione del Global Wealth Report evidenzia che nel periodo metà 2016 - metà 2017 la ricchezza mondiale globale è aumentata del 6,4% (16,7 mila miliardi di dollari, fino a raggiungere 280 mila miliardi di dollari), il tasso più elevato dal 2012. L’incremento riflette gli ampi guadagni nei mercati azionari, insieme agli incrementi degli asset non finanziari, che per la prima volta hanno toccato livelli superiori a quelli del 2007, anno di inizio della crisi. La crescita della ricchezza ha anche superato la crescita della popolazione: il patrimonio medio pro capite tra la popolazione adulta è cresciuto quindi del 4,9% con un nuovo massimo storico di 56.540 dollari.

Quattro Paesi dell'Eurozona (Germania, Francia, Italia, Spagna) appaiono nella top ten. Insieme rappresentato 3,1 mila miliardi di dollari, ovvero quasi il 20% dell’aumento complessivo in tutto il mondo.

L’Italia risulta essere quest’anno al sesto posto nella classifica dei dieci Paesi che hanno visto crescere la propria ricchezza in modo più significativo con 1 milione e 288 mila milionari (milionari in dollari USD), 138 mila in più rispetto all’anno scorso, che rappresenta il 4% dei milionari di tutto il mondo.

La ricchezza mediana è cresciuta nella maggior parte delle aree, ma rimane inferiore ai massimi del 2007. Solo la Cina ha raggiunto un nuovo apice di ricchezza mediana. La classifica dei dieci paesi con i livelli più elevati di ricchezza mediana rispecchia in larga misura quella riguardante la ricchezza media, anche se, grazie a disparità inferiori alla media, Italia e Giappone si collocano tra i top ten.

A medio termine, si prevede che le economie emergenti genereranno ricchezza a un ritmo più sostenuto rispetto ai paesi sviluppati.

Tra le componenti patrimoniali, solo gli investimenti finanziari hanno registrato significativi incrementi dal 2007; gli asset non finanziari quest'anno hanno superato per la prima volta i livelli del 2007, crescendo del 2%.

Nel dettaglio, la Svizzera è in cima alla classifica della ricchezza per ciascun adulto. Dall'inizio del XXI secolo la ricchezza per adulto nello paese elvetico è aumentata del 130%, raggiungendo 537.600 dollari - un incremento dovuto in gran parte all'apprezzamento del franco svizzero rispetto al dollaro USA tra il 2001 e il 2013. Misurato in franchi svizzeri, il patrimonio delle famiglie in Svizzera è cresciuto del 35% tra il 2000 e il 2017, il che corrisponde a un incremento medio annuo dell’1,8%. Australia (USD 402 600) e Stati Uniti (USD 388 600) mantengono la seconda e la terza posizione nel ranking della ricchezza per ciascun adulto. La Svizzera è prima anche considerando la ricchezza mediana (USD 229 000 per ciascun adulto) ma rispetto alla ricchezza media la distanza dall’Australia, seconda classificata, è minore. All’interno dell’1% della popolazione adulta più ricca a livello globale, la rappresentanza svizzera è pari all’1,7%, un dato definito notevole per un paese con lo 0,1% della popolazione mondiale. Più di due terzi degli adulti svizzeri possiedono valori patrimoniali per oltre USD 100 000, e l’8,8% di loro è milionario in USD.

Il rapporto di quest'anno si focalizza in particolare sui Millennial e sulle loro prospettive di accumulazione di ricchezza. Nel complesso, dai dati emerge uno "svantaggio Millennial" dovuto, ad esempio, a norme più rigide per l'accesso alle ipoteche, all’aumento dei prezzi delle abitazioni, alle maggiori disparità e alla minore mobilità di reddito: si tratta di ostacoli alla costituzione del patrimonio per i giovani lavoratori e risparmiatori in molti paesi.


Urs Rohner, presidente del Credit Suisse Research Institute e del Consiglio di Amministrazione di Credit Suisse Group, ha commentato: “Un decennio dopo l'inizio della crisi finanziaria globale, si registra un aumento notevole della ricchezza in tutte le aree del mondo. La Svizzera ha segnato in questo periodo una crescita della ricchezza pro capite della popolazione adulta pari al 40%, rimanendo leader mondiale. In questa edizione del Global Wealth Report del Credit Suisse Research Institute analizziamo anche le prospettive di ricchezza dei Millennial, che negli ultimi anni hanno dovuto affrontare maggiori difficoltà rispetto alle generazioni meno giovani”.

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