Tempo di lettura: 2min

Il posizionamento sempre più esclusivo dell'Art Wealth Management

2/28/2018 | Fabrizio Guidoni

Tra i risultati emersi dalla presentazione del report “Il mercato dell'arte e dei beni da collezione 2018" firmato Deloitte, l’urgenza di sviluppare servizi ad hoc per rispondere alle esigenze di una clientela in espansione


Nella cornice prestigiosa del Deloitte Greenhouse, Ernesto Lanzillo, Deloitte Italy Private leader ha presentato il report “Il mercato dell'arte e dei beni da collezione 2018". Nel corso dell’evento Adriano Picinati di Torcello, global Art & Finance coordinator, e Barbara Tagliaferri, Deloitte Italy Art & Finance coordinator, hanno illustrato in anteprima i risultati del report, che analizza l’andamento del mercato dell’arte e dei beni di collezione nel 2017, con un focus sui trend delle aste, il mercato delle pitture, il mercato delle arti minori (gioielli e orologi, antichità, arredi e design, vini e fotografia) e delle auto d’epoca. Ha seguito una tavola rotonda di approfondimento su tematiche di gestione dei patrimoni artistici e fiscalità nazionale e internazionale delle opere d’arte.

Lanzillo ha sottolineato quanto il mercato dell’arte e dei beni da collezione necessita oggi di strumenti analitici e gestionali sempre più precisi, in grado di sopperire alla mancanza di standard e regolamentazioni uniformi. Coerentemente il report è nato con l’intento di collegare diversi contributi accomunati da un medesimo fine: aiutare i collezionisti e i loro consulenti, gli investitori professionali o i semplici appassionati a orientarsi tra i diversi dati che caratterizzano il mercato e convergere verso una condivisa chiave di lettura.

Barabara Tagliaferri sì è focalizzata sui numeri e sulle conclusioni emerse dall’indagine condotta in Paesi appartenenti a Europa, USA, Asia e Medio Oriente tramite un articolato questionario compilato da 69 private banker e 27 family officer, 155 primari operatori del mercato dell’arte, tra cui gallerie, case d’asta e art advisor, e oltre 107 importanti collezionisti. Tra i risultati più importanti evidenziati, il posizionamento esclusivo del settore Art Wealth Management e il cliente ancora più al centro dell’attenzione. Su quest’ultimo punto la Deloitte Italy Art & Finance coordinator ha portato sotto i riflettori, come anche spiega nel report stesso, il fatto che la competizione nel settore della gestione dei patrimoni sta crescendo e si esprime attraverso una sempre maggiore offerta di servizi di gestione del patrimonio di un numero relativamente circoscritto di individui e famiglie molto abbienti che include, tra le altre voci, la gestione delle opere d’arte. “Di qui la necessità sempre più sentita di sviluppare un approccio olistico nella gestione patrimoniale complessiva dei clienti. D’altra parte, si stima che il valore investito in arte e oggetti da collezione da parte degli UHNWI che nel 2016 ammontava a 1.600 miliardi di dollari, ammonterà a 2.700 miliardi entro il 2026 . Si tratta di una cifra davvero consistente che conferma l’urgenza di sviluppare servizi ad hoc per rispondere alle esigenze di una clientela in espansione”.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?