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Marcati, buone prospettive per gli investitori istituzionali

10/2/2020 | Daniele Riosa

Il posizionamento degli operatori di grosse dimensioni è diventato estremamente difensivo nelle scorse settimane e questo gioca a favore di un recupero. Il report del wealth management di Banca del Piemonte


Il report settimanale dei mercati proposto dal wealth management di Banca del Piemonte si concentra su alcuni aspetti dell’attualità economica, politica e finanziaria tra cui il dibattito Biden-Trump, la positività al Coronavirus del presidente USA, il Recovery Fund, la manovra finanziaria in Germania e il rimbalzo dei mercati. Vediamoli punto per punto.

Dibattito Biden-Trump e positività del presidente USA

Un’enorme delusione: il primo dibattito televisivo tra i candidati alla presidenza Usa Joe Biden e Donald Trump ha solo portato in dote ulteriore incertezza agli investitori: gli attacchi (spesso personali) del presidente in carica hanno validato le previsioni per elezioni mai così divisive per gli Stati Uniti. Il risultato dello scontro televisivo è stato quindi pessimo: i mercati sono spaventati dalla prospettiva che il presidente attuale non accetti passivamente il verdetto delle urne e voglia chiedere una nuova conta delle schede arrivate via posta, nel timore di brogli. L'ipotesi di una transizione del potere tormentata dopo le elezioni è lo scenario peggiore per i mercati finanziari. Una tegola dell’ultim’ora è giunta sulle piazze azionarie globali con la positività al Covid-19 riscontrata per il presidente Trump e sua moglie, ora obbligati ad un periodo di quarantena: si crea in questo modo ulteriore incertezza sulle conseguenze per la campagna elettorale di Trump e le elezioni stesse di novembre. Mercati in calo nell’ultima sessione della settimana in scia a future USA fortemente negativi.

Recovery Fund e manovra in Germania

Sul fronte Recovery Fund sono giunte alcune notizie negative, con la Germania a dichiarare che un rinvio è "inevitabile". Apparentemente paesi come l'Ungheria e la Polonia vorrebbero rifiutare il condizionamento degli esborsi al rispetto di alcune condizioni dello stato di diritto (considerati degli standard di democrazia). La Germania sta cercando di mediare ma gli stati nordici rigettano per ora il compromesso. Così l'azionario europeo non ha brillato al pari del recupero osservato a Wall Street, mentre i bond non hanno sofferto più di tanto il potenziale rinvio degli esborsi, che lascia sulle spalle dei singoli governi (e della BCE) il finanziamento delle spese. A proposito di stimoli fiscali, sta per essere varata una maxi-manovra in Germania: la bozza presentata dal ministro delle Finanze Olaf Scholz darà il via libera a nuovo debito per 96,2 miliardi per finanziare il prossimo anno ulteriori misure di sostegno e di stimolo per la crisi del coronavirus.

Rimbalzo mercati e notizie macro

Buona la settimana sui mercati azionari, soprattutto quelli USA. Pur in assenza di un catalyst preciso, un ruolo importante è stato rivestito dalla riapertura delle discussioni su un pacchetto di stimolo fiscale, con la Pelosi che si è mostrata possibilista su un buon esito delle stesse. È evidente che la distanza tra le parti si sta riducendo, e quindi un accordo, che sembrava decisamente improbabile giorni fa, ora sembra più vicino. Un altro fattore a supporto del mercato è legato al posizionamento ed ai flussi: ad esempio il positioning degli operatori di grosse dimensioni (investitori istituzionali) è diventato estremamente difensivo nelle scorse settimane e questo gioca a favore di un recupero.

Alcune notizie macro provenienti dalla Cina hanno mostrato un buon tono: gli industrial profits cinesi di agosto hanno continuato a mostrare una crescita anno su anno robusta (19.1% da prec 19.6%), così come i PMI ufficiali cinesi di settembre hanno sorpreso in positivo (in particolare quello dei servizi ai massimi dal giugno 2012). Per contro, il PMI manifatturiero elaborato da Markit e incentrato su aziende di dimensioni più ridotte, e private, pur deludendo marginalmente le attese ha mostrato una buona dinamica. In generale i report evidenziano che la ripresa cinese continua più forte delle attese, aiutata dal recupero del manifatturiero globale. La nota dolente proviene dall’inasprimento delle relazioni tra USA e Cina dopo che la Casa Bianca ha imposto restrizioni di vendita di componenti semiconduttori all'azienda cinese SMIC (Semiconductor Manufacturing International Corp.) cosa che ha fatto salire ulteriormente la tensione tra i Paesi e che danneggia anche le aziende USA dato che le priva di ulteriori clienti. L’ultimo esempio è dato da Micron, che ha fornito un outlook deludente proprio in virtù della futura interruzione di forniture a Huawei.

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