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Private banking in crescita inarrestabile. I numeri di Magstat

11/2/2021 | Max Malandra

La quota di mercato presidiato dai servizi di PB è ormai di 1.102 miliardi su un mercato potenziale di private banking e family office che a fine 2020 valeva complessivamente 1.260 miliardi di euro


La quota di mercato presidiato dai servizi di private banking è ormai di 1.102 miliardi su un mercato potenziale di private banking e family office che a fine 2020 valeva complessivamente 1.260 miliardi di euro. La porzione di mercato ancora “libera” vale solo 158 miliardi nei calcoli della società di consulenza bolognese, vale a dire meno del 13% del totale. Il private banking censito da Magstat vale 1.015,4 miliardi (92,2% del mercato servito), e risulta composto da 124 operatori finanziari specializzati, con 18.016 private banker distribuiti in 2.275 filiali e uffici suddivisi su 1.659.448 clienti. 

I 163 family office, in cui lavorano 736 family officer in 243 uffici, si spartiscono gli altri 86,4 miliardi, suddivisi su 27.737 clienti. In termini di gruppi bancari, i primi tre (Intesa SanPaolo, Unicredit e Banca Generali) controllano il 34% (pari a 375,2 miliardi di euro), i primi cinque (aggiungendo cioè Ubi Banca e Bnp Paribas) il 41,2% (vale a dire 453,9 miliardi di euro), tenendo conto che l’integrazione di Ubi Banca in Intesa SanPaolo è avvenuta nel corso del 2021. I primi dieci operatori valgono il 56,1% (cioè 618,1 miliardi di euro) mentre i primi venti gestiscono 846,5 miliardi di euro.

A livello di singole società, Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking si aggiudica il gradino più alto del podio con 189 miliardi di euro (17,2% del mercato), seguita da Unicredit Private Banking con 110,2 miliardi di euro (10% del mercato), e Banca Generali Private Banking con 49 miliardi (4,4% del mercato). I primi tre operatori valgono il 31,6% del mercato (oltre 348,2 miliardi di euro), i primi cinque hanno una quota del mercato del 38,5% (424,5 miliardi di euro) e i primi dieci gestiscono più di 585 miliardi di euro.

Accanto a una progressiva concentrazione del mercato a seguito delle varie operazioni di fusione e acquisizione, c’è da notare anche la crescita della quota di mercato servito. Tra 2017 e 2020 il numero di clienti è passato infatti da 1,16 a 1,69 milioni unità, gli asset in gestione da 869 a 1.102 miliardi. Infine lo spaccato a livello di private banker. Dei 124 operatori censiti da Magstat, 82 si affidano esclusivamente private banker a dipendenza, 27 dispongono di private banker sia dipendenti sia remunerati a provvigione (il più grande è Fideuram ISPB), mentre gli ultimi 15 utilizzano solo private banker a provvigione (Finecobank è quello di maggior dimensioni in termini di masse).

I private banker remunerati esclusivamente a provvigione sono in continua crescita: a fine 2020 il numero totale è pari a 11.363 (11.158 a fine 2019) con masse gestite stimabili che superano i 302 miliardi (275 miliardi lo scorso anno), pari al 29,8% del mercato “private” servito, escludendo i family office.

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