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Volponi (Rothschild & Co): ecco le leve che ci faranno crescere nel wealth management

4/27/2022 | Marcella Persola

L'esperta che è arrivata nel gruppo a dicembre del 2021 racconta le sfide che la aspettano nel nuovo ruolo e la sfida del gruppo nell'ambito della gestione patrimoniale


Paola Volponi, (nella foto) nome noto nell'ambito del wealth management, si è unita a Rothschild& Co, nel dicembre del 2021, ossia quando il gruppo ha deciso di ampliare la squadra operativa della sede di Milano e di puntare ancora di più sul Wealth Management per clienti private e imprenditori. Abbiamo incontrato Volponi, che riporterà direttamete al ceo Andrea Battilani, per capire quali sono le nuove sfide per l'industria del wealth management. 

 

Quale crede sia la maggiore sfida con cui dovrà confrontarsi nel suo ruolo in Rothschild & Co?

All'inizio forse la sfida più grande sarà farci conoscere in Italia sempre di più anche per i nostri servizi di gestione del patrimonio. Siamo molto noti per la nostra attività di consulenza in operazioni di finanza straordinaria, affiancando gli imprenditori e mettendo a loro disposizione la nostra esperienza nel valorizzare al meglio le loro aziende nelle operazioni di vendita o di quotazione in borsa. Ma c'è anche un aspetto meno conosciuto in Italia della nostra attività: la nostra esperienza di consulenza in materia di gestione dei patrimoni. Forniamo consulenza ai nostri clienti su come proteggere ed accrescere i propri patrimoni e tutelare così le loro famiglie, attraverso una gestione degli investimenti con ottica di lungo termine e focalizzata su investimenti azionari, in buona parte singoli titoli, abbinata a strategie di protezione del capitale quali, ad esempio, opzioni e fondi alternativi. Senza alcun dubbio, la forza del nostro marchio, il talento del team ed il supporto strategico di Rothschild & Co nel far crescere l'attività di Wealth Management anche in Italia si riveleranno solidi punti di partenza per rafforzare ulteriormente la nostra reputazione.

 

E quale sarà invece la maggiore sfida per quanto riguarda il mercato delle gestioni patrimoniali in Italia? Molti ritengono che, dopo i problematici cambiamenti innescati dalla pandemia, il focus principale debba essere costruire una relazione sempre più solida con il cliente. Che cosa ne pensa? 

Al di là delle difficoltà che la pandemia ha senza dubbio causato, gli alti volumi di operazioni di M&A, con la conseguente generazione di nuova liquidità, ci dimostra che l'Italia continua a rappresentare una grande opportunità per le nostre attività di gestione del patrimonio. Osserviamo inoltre un considerevole numero di nuove iniziative imprenditoriali tanto nei settori tradizionali, come la moda, il design, il food e la meccanica, quanto in quelli più innovativi, quali, ad esempio, l'energia e la tecnologia.

Non c'è dubbio che costruire solide relazioni personali di lungo termine tra i clienti ed i nostri consulenti, sia la base sulla quale si fondano i nostri servizi. Anche in un'era sempre maggiormente digitale, nulla può sostituire il contatto personale; per questo preferiamo un contatto regolare e diretto, al telefono o in videoconferenza quando incontrare i clienti di persona non sia possibile, soprattutto nei momenti in cui i mercati sono più instabili. Abbiamo infatti volutamente deciso di affidare ad ogni consulente un numero di clienti ridotto e di utilizzare un approccio che punti sulla vicinanza e sullo spirito di squadra, per far sì che i nostri clienti possano beneficiare appieno di una relazione privilegiata con il team a loro dedicato.

 

La sostenibilità è un altro argomento di cui si discute molto. Che ruolo vuole avere in questo senso Rothschild & Co?

I fattori di sostenibilità non possono essere distinti da quelli economici, perché sono una componente chiave dei rischi e delle opportunità a lungo termine per una società.

L'esperienza ci ha dimostrato che le società con pratiche aziendali più sostenibili hanno maggiori probabilità di prosperare nel lungo periodo, oltre ad essere più preparate per affrontare le future sfide strategiche e sfruttare nuove opportunità commerciali. Tendono ad avere clienti più soddisfatti e fedeli, a trattare i dipendenti in maniera equa, a considerare l'impatto ambientale e a mettere in atto pratiche di governance aziendale più solide.

Per questo l'analisi ESG è parte integrante dei nostri processi, il che significa che tutti gli investimenti nel nostro portafoglio sono stati valutati anche secondo questo importante parametro.

 

A livello internazionale si sta discutendo della possibilità di rivolgersi alle clienti donne in maniera più specifica. Che cosa ne pensa?

Per noi, i nostri clienti sono al centro di qualsiasi decisione e non abbiamo preconcetti basati sul genere, l'età o altri fattori personali. Non crediamo che le donne debbano investire in modo diverso o detenere investimenti diversi rispetto agli uomini: il nostro portafoglio si basa sulle idee di investimento che sono più in linea con gli obiettivi del cliente, a prescindere dal suo genere.

Nella mia esperienza, non è detto che le donne preferiscano una consulente donna. Tuttavia, la diversità nel team è fondamentale: vogliamo avere una rosa di persone tra cui scegliere per favorire la massima sintonia possibile con i clienti a vari livelli, che sia per questioni di genere, culturali, d'età, di interessi o di esperienze di vita.

 

Un'altra questione di cui si parla molto è quella della nuova generazione di investitori, in particolare la seconda e la terza generazione nella linea di successione. Come affrontate questa sfida?

Costruire relazioni durature e fornire consigli a lungo termine che abbiano un impatto su tutte le generazioni è alla base del nostro approccio. Ad oggi, la nostra attività è gestita dalla settima generazione della famiglia Rothschild: quando decidiamo come lavorare con i nostri clienti e come investire per conto loro, adottiamo necessariamente una visione di lungo periodo, fa parte del nostro DNA. 

Non di rado gestiamo conti per svariati membri di una famiglia, a partire dai genitori, ai figli adulti, direttamente o nell’ambito di loro fondi fiduciari o strutture di governance familiari, cercando di mettere a disposizione le persone giuste per rispondere alle loro specifiche esigenze. Ogni nostro team di consulenti comprende anche dei membri junior, così che, nel caso in cui per esempio il cliente voglia coinvolgere maggiormente i figli, questi abbiano qualcuno con cui sentirsi più in sintonia. Spesso le nuove generazioni sono rappresentate da giovani adulti di venti o trent'anni: per questo è così fondamentale capire che cosa sia davvero importante per loro e quali preoccupazioni hanno riguardo alle responsabilità legate al loro futuro patrimonio, in modo da comprendere come aiutarli e fornire loro tutti gli strumenti di cui hanno bisogno.

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