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Mossa con Banca Generali in prima linea per il fintech Private 

6/17/2022 | Redazione Advisor

Secondo Reputation Science, l'a.d. di Banca Generali, ha trasformato il settore in un vero e proprio hub di piattaforme e servizi in grado di valorizzare in primis il capitale umano dei suoi professionisti


Costo dell’energia, impennata dell’inflazione e tassi: sono queste le parole chiave che dominano la scena sui mercati finanziari in questa prima metà di 2022. Un 2022 che ha riportato tra gli investitori l’incubo dello spread, variabile sempre più temuta per i rischi alla ripresa nazionale. Ma dietro alle urgenze economiche e alla fuga dal rischio che hanno zavorrato le quotazioni in questa prima parte dell’anno anche dei grandi colossi del digitale a livello internazionale, resta intatta l’attenzione del mercato per le società più innovative, capaci di generare prospettive per il futuro. 

Per inquadrare questo trend, basta guardare alle performance di Borsa e ai giudizi delle banche d’affari intorno a quelle realtà che dalla tecnologia hanno tratto non solo dei vantaggi competitivi nel proprio business, ma ne hanno addirittura fatto un tratto distintivo di crescita mettendoli maggiormente al riparo dalla volatilità delle Borse. Ma chi sono i ceo innovatori della Borsa Italiana che hanno convinto maggiormente la comunità finanziaria diventando parte integrante di quella cultura orientata alla tecnologia che dialoga a stretto giro con le best practice internazionali? Per identificarli, basta incrociare le risposte dai listini con le analisi delle iniziative legate all’innovazione e le statistiche sulla presenza digital con i temi coerenti raccolta da operatori come Reputation Science. Da questo incrocio di informazioni emerge un quadro composito di figure che ben ci raffigura l’impegno e l’apprezzamento alla cultura dell’innovazione promossa nei rispettivi settori come portabandiera per il nostro Paese. 

Mossa con Banca Generali in prima linea per il fintech Private 

L’innovazione non riguarda solo il tech ma coinvolge anche uno dei settori più tradizionali come quello dei servizi finanziari. Qui gli occhi del grande pubblico vanno su realtà più recenti nel fintech come Satispay o nexi nei pagamenti, o su nuovi modelli di business come ad esempio la Illimity di Passera nei crediti alle aziende o più consolidati da anni come la piattaforma di Fineco per il digital banking; ma al fianco di aziende impegnate nelle attività transazionale stanno emergendo anche concept di nuova frontiera dell’open Banking. E’ il caso di Banca Generali guidata dall’a.d. Gian Maria Mossa che ha trasformato il business del private banking facendolo uscire dagli eleganti uffici dei private banking e facendone un vero e proprio hub di piattaforme e servizi in grado di valorizzare in primis il capitale umano dei suoi professionisti. La controllata del Leone di Trieste ha infatti dato vita ad un vero e proprio modello “aperto” che unisce competenze nel digitale per le gestioni, il wealth management, le piattaforme di bitcoin o per il trading. Questo attivismo è valso un riconoscimento del 64% del titolo Banca generali dall’inizio della pandemia nel marzo 2020 con un’impennata degli utili che hanno portato nelle tasche degli azionisti un ritorno medio del 6% all’anno solo di cedole. Perché il mercato ama sì gli innovatori, ma soprattutto quelli che sanno restituire la fiducia degli investimenti con lauti ritorni!

Rizzante e Iervolino: tra consulenza innovativa e media digitali

Partendo dai settori più vicini al mondo della tecnologia, per inclinazione, analisi dei suoi impatti e orientamenti strategici, una prima menzione d’eccellenza riguarda una figura d’eccellenza nel panorama della consulenza strategica come Tatiana Rizzante, Amministratore delegato di Reply. L’azienda torinese focalizzata sui sistemi IT è una delle stelle del listino azionario italiano con una performance del 121% dai minimi del marzo 2020 ed è ormai diventata l’avamposto dell’innovazione anche in ambiti come la robotica, la blockchain e il web 3.0. Il percorso di crescita dell’azienda non solo in Borsa ma soprattutto nei ricavi e l’impegno nella tecnologia, non ultimo con il nuovo “innovation Hub” al Lingotto, garantiscono l’accesso della sua Ceo alla rosa degli innovatori di Piazza Affari.

Un altro protagonista emergente tra gli innovatori è meno conosciuto in Borsa ma molto stimato tra gli investitori. Si tratta di Danilo Iervolino, fondatore di quella che è stata uno dei pochi veri “unicorni”(aziende con almeno 1 bln di valore di mercato) italiani –l’azienda tech Multiversity che controlla l’università telematica Pegasus e Mercatorum- poi venduta al fondo di private equity Cvc per 1 miliardo di euro. Capitali che Iervolino, da investitore all’avanguardia quale si sta dimostrando, sta selezionando su molte interessanti start up oltre al veicolo editoriale quotato Bfc Media che ne garantiscono l’accesso alla Borsa Italiana. L’ultimo blitz coraggioso sempre nel campo dell’editoriale con l’acquisizione dello storico settimanale L’Espresso, in una mossa che ha alzato l’attenzione mediatica sull’imprenditore aumentandone le aspettative di innovazione anche in questo campo.

Venturini e Elkann: oltre la tradizione

Capacità di diversificazione e volontà di uscire dai binari tradizionali del business sono due caratteristiche comuni ai nuovi CEO innovativi di Piazza Affari. Caratteristiche che ha dimostrato di avere anche Francesco Venturini, Ad di Enel X. Sotto la sua guida, la divisione di Enel è andata oltre la sua iniziale dimensione domestica per abbracciare l’innovazione a 360 gradi puntando ad esempio su pagamenti, mobilità e sistemi aziendali. Novità che hanno portato Enel X a contribuire sempre più nei ricavi della propria capogruppo in una fase storica in cui l’energia è al centro delle tensioni internazionali.

Stesso approccio che sta avendo anche John Elkann nel complesso percorso di transizione del colosso di famiglia in una nuova dimensione di business che superi interamente la dipendenza dall’auto. Per farlo, l’erede Agnelli ha trasformato Exor in un vero e proprio aggregato di competenze che attira talento anche in campi come l’editoria, lo sport, il lusso, l’health care e gli investimenti. Tra questi si parla di numerose partecipazioni in start up all’avanguardia, tra cui quella in Casavo, proptech italiana che punta a rivoluzionare il mercato immobiliare attraverso l’instant buying. Il ritorno del mercato non si è fatto attendere: da marzo 2020, la Exor di Elkann ha guadagnato oltre il 60%.

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