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AIFI, Cipolletta rieletto presidente per i prossimi tre anni

6/14/2021 | Redazione Advisor

Varato il manifesto dell’associazione dedicato al rafforzamento del private capital per la ripresa del Paese


Il consiglio direttivo AIFI, nell’ultimo incontro prima del rinnovo del board, ha espresso all’unanimità la volontà di confermare Innocenzo Cipolletta nel ruolo di presidente dell’associazione. Le tante attività svolte e i numerosi risultati raggiunti grazie al suo lavoro e impegno personale sono stati determinanti per la crescita dell’associazione che ha riproposto la sua figura alla carica più alta. Durante il consiglio direttivo è stato approvato il manifesto AIFI contenente le richieste per rafforzare il ruolo del private capital.

In questi tre anni il nostro settore ha investito complessivamente in circa 1.500 aziende, portando l’ammontare complessivo investito tra capitale di debito e capitale di rischio a oltre 27 miliardi e dando quindi una spinta alla crescita del nostro Paese, in particolare apportando rilevanti contributi in termini di crescita e aggregazione delle imprese, internazionalizzazione, innovazione, managerializzazione e implementazione di politiche di sostenibilità. Vista la centralità che questo mercato dovrà avere nella ripartenza, si ritengono opportuni alcuni interventi per colmare le problematiche che vanno ancora risolte nella raccolta dei capitali e nell’attrazione del risparmio privato e istituzionale, nonostante i notevoli sforzi già profusi.

Per questo, soprattutto considerando l’attuale congiuntura, è necessaria un’azione forte e il Consiglio Direttivo di AIFI propone di:

• Rafforzare l’industria del private capital per promuovere il rilancio e la ricapitalizzazione delle nostre imprese, con riguardo particolare alla necessità di - lavorare a fianco delle Istituzioni e delle rappresentanze di categoria per ampliare l’allocazione degli investitori istituzionali nei fondi di private capital, con una attenzione particolare a coloro che investono nell’economia reale italiana; - promuovere l’interesse della clientela del private banking verso i fondi di private capital, facilitando l’adesione a fondi riservati grazie al riconoscimento del segmento semiprofessionale; - lavorare a forme di collaborazione pubblico-privato, prediligendo lo strumento del Fondo di Fondi per allocare i capitali pubblici;
• Introdurre una garanzia statale per favorire la ricapitalizzazione delle imprese realizzata dai fondi di private capital, abbattendo così i rischi dei sottoscrittori dei fondi stessi;
• Facilitare l’accesso agli incentivi da parte delle imprese partecipate dal private capital chiarendo i profili interpretativi circa la definizione di gruppo.

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