Tempo di lettura: 3min

Flat tax, ai capitali esteri conviene solo sopra i 400.000 euro

4/24/2017 | PierEmilio Gadda

I vantaggi del nuovo regime introdotto per incentivare il trasferimento della residenza in Italia da parte degli Hnwi vanno analizzati caso per caso


La convenienza della nuova "flat tax" - introdotta con la Legge di Stabilità per attirare i capitali esteri - varia in funzione della tipologia di reddito ma inizia approssimativamente attorno ai 400.000 euro. Lo scrive Il Sole 24 Ore, analizzando il carico fiscale complessivo italiano ed estero sui redditi che rientrano nel nuovo regime fiscale premiante, e mettendolo a confronto con quello previsto nello scenario ordinario. "Sarà molto importante verificare se nel Paese estero sono previste forme di exit tax", segnala il quotidiano di Confindustria.

 

Vale la pena richiamare le caratteristiche del provvedimento inserito dal Legislatore per incentivare il trasferimento della residenza in Italia da parte degli High net worth individuals provenienti da altri Paesi. Il nuovo regime prevede il pagamento di un'imposta forfettaria di 100mila euro sui redditi prodotti all’estero; può essere esercitata dalle persone fisiche - sono quindi escluse le società - a condizione che non siano state fiscalmente residenti in Italia per almeno nove periodi d'imposta nel corso dei dieci precedenti l'inizio del regime. L'imposta sostitutiva può essere estesa anche a uno o più familiari, a fronte del pagamento di un ulteriore forfait pari a 25mila euro per ciascun familiare. Il versamento deve essere effettuato in un'unica soluzione, per ciascun periodo di imposta di efficacia del regime, entro la data prevista per il saldo delle imposte sui redditi.

 

Valgono alcune considerazioni: la persona fisica può, scegliere di non avvalersi del regime di imposizione sostitutiva con riferimento ai redditi prodotti in uno o più Stati esteri, con la conseguenza che tali redditi saranno soggetti al regime ordinario di tassazione e potranno beneficiare del credito per le imposte pagate all’estero, ove applicabile. È fondamentale quindi analizzare le regole di tassazione previste per le singole categorie di reddito dai Trattati Ocse contro le doppie imposizioni e, con l'aiuto di un consulente fiscale, verificare se la nuova imposta a forfait è vantaggiosa, caso per caso.

 

Intanto, con un provvedimento pubblicato lo scorso 8 marzo, il Direttore dell'Agenzia delle Entrate ha definito le regole per chi decide di trasferire la residenza in Italia. I contribuenti in possesso dei requisiti possono aderire al nuovo regime nel momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, riferita al periodo d’imposta in cui è stata trasferita la residenza fiscale in Italia o in quello immediatamente successivo. Per essere certo do rientrare nei criteri del Legislatore, è possibile presentare una specifica istanza preventiva di interpello alla Direzione Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate, compilando un'apposita check list disponibile sul sito dell'Agenzia.

 

Rimangono alcuni nodi da sciogliere. In particolare, gli esperti del Sole, si chiedono se i redditi esteri normalmente assoggettati al regime d’imposizione sostitutiva possano essere assorbiti nel regime speciale, e se possano essere incluse nella flat tax anche le addizionali regionali e comunali. Da segnalare, infine, il difficile coordinamento con il regime delle ritenute alla fonte applicate dagli intermediari italiani, soprattutto rispetto alla decorrenza dell’opzione, e il trattamento dei titoli quotati.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?