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29/01/2020

Costi fiscali non affrancati per i fondi esteri ricevuti da trust

Highlights
  • Con la Risposta n. 509 dell’11 dicembre 2019, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito il "regime" fiscale da attribuire alle quote di partecipazione di un fondo di investimento estero acquisite a titolo gratuito.
La News

Con la Risposta n. 509 dell’11 dicembre 2019, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito il costo fiscale da attribuire alle quote di partecipazione di un fondo di investimento estero acquisite a titolo gratuito.

In particolare l’istante era beneficiario di un trust estero che gli ha attribuito quote di un fondo di investimento lussemburghese il cui valore era cresciuto considerevolmente nel tempo. Il trust ha trasferito le quote del fondo a titolo gratuito e l’istante ha registrato volontariamente la liberalità.

Nella Risposta le Entrate ricordano innanzitutto che ai fini della tassazione dei redditi finanziari derivanti da OICR è cessione qualsiasi trasferimento delle quote a diverso intestatario, anche se per successione o donazione. A fronte di questa tassazione il beneficiario può assumere il maggior valore che le quote hanno alla data del trasferimento.

Tuttavia, nel caso oggetto dell’interpello, visto che i redditi di capitale maturati in capo al trust non sono stati tassati (poiché il trust era estero) il beneficiario non potrà affrancare il costo fiscale delle quote alla data di assegnazione ma manterrà il costo fiscale che avevano in capo al trust, con conseguente tassazione dei plusvalori latenti in caso di realizzo.

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