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Stock option, ecco come e quando vengono tassate

2/19/2020 | Stefano Massarotto – Studio Legale Tributario Facchini Rossi Michelutti

L’Agenzia delle entrate precisa che i piani di assegnazione si distinguono generalmente in tre momenti: il granting, il vesting period e l’exercising.


Con la risposta n. 23 del 5 febbraio 2020, l’Agenzia ha chiarito che il momento impositivo delle stock option assegnate al dipendente è quello in cui il manager acquista le azioni, a nulla rilevando che la cessione delle azioni sia limitata per circostanze che non riguardano la tipologia delle azioni stesse bensì dalla presenza di clausole di bad leaver e quindi dal comportamento posto in essere dal manager nei confronti dell’azienda.

 

Nel caso oggetto di interpello era previsto un piano di incentivazione dei manager che prevedeva l’attribuzione di unvested shares, ossia di titoli rappresentativi di un diritto non cedibile ad ottenere - al verificarsi di determinate condizioni volte a premiare la permanenza in azienda (come il lock-up di cinque anni) - un certo numero di vested shares. Erano poi previste le consuete clausole di good/bad leaver del manager.

 

Nella risposta l’Agenzia delle entrate ricorda innanzitutto che le stock option rientrano nella categoria del reddito di lavoro dipendente e sono tassate per cassa. L’agenzia precisa poi inoltre che i piani di assegnazione si distinguono generalmente in tre momenti: il granting, il vesting period e l’exercising. Ed è quest’ultimo momento – nel quale le azioni vengono acquisite alle condizioni fissate nel granting – quello rilevante ai fini fiscali, e non quello successivo in cui il manager diventa good leaver.

 

 

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