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Fideuram ISPB, Paolo Molesini lascia con numeri record

2/7/2020 | Redazione Private

Utile netto del 2019 a 906 milioni. L’a.d. fa un bilancio del suo mandato: "Le masse amministrate si sono più che triplicate. Abbiamo costruito la prima private bank in Italia rispondendo alle esigenze della clientela più sofisticata"


Il consiglio di amministrazione di Fideuram–Intesa Sanpaolo Private Banking (Gruppo Intesa Sanpaolo), presieduto da Paolo Grandi, ha approvato i risultati d’esercizio e consolidati al 31 dicembre 2019. Alla fine di dicembre2019 le masse amministrate dal Gruppo Fideuram–Intesa Sanpaolo Private Banking erano pari a 242,7miliardi di euro, in crescita di quasi 30 miliardi (+14%) rispetto a l31 dicembre 2018 ( 213,1miliardi).

L’evoluzione delle masse rispetto alla fine del 2018 è attribuibile sia alla performance di mercato, che ha inciso positivamente sui patrimoni per 18,7miliardi, sia alla raccolta netta di 10,9 miliardi di euro. L’analisi per aggregati evidenzia chela componente di risparmio gestito è risultata paria a 165,4 miliardi, in crescita di oltre 18,4miliardi (+13%) rispetto alla fine del 2018. Il 31dicembre 2019 le masse amministrate in regime di consulenza a pagamento ammontavano a 38,8 miliardi (36,3 miliardi al 31 dicembre 2018, +7%). Nel 2019 l’attività commerciale ha registrato una raccolta netta d 10,9 miliardi di euro (10,2 miliardi nel 2018).

Se nel computo dei 12 mesi i flussi netti hanno visto prevalere la componente di risparmio amministrato ( 6,3miliardi di euro), la raccolta netta di risparmio gestito ha evidenziato una forte accelerazione negli ultimi mesi dell’anno attestandosi a 4,6 miliardi, in significativa crescita (+28%) rispetto all’anno precedente. Al 31dicembre2019 il numero complessivo dei private banker delle Reti risultava pari a 5.834,con un portafoglio medio pro-capite pari a circa 42milioni di euro (in crescita rispetto a € 36 milioni di inizio anno). L’analisi dei principali aggregati del Conto Economico mostra che nell’esercizio 2019 le commissioni nette sono risultate pari a 1.747 milioni di euro, in aumento del 3% rispetto al saldo di 1.695 milioni di euro registrato nel 2018.

Le commissioni nette ricorrenti, componente predominante (circa92%) del margine commissionale, sono risultate pari a 1.606 milioni, rimanendo invariate rispetto all’esercizio 2018. L’effetto positivo riveniente dalla crescita delle masse medi e di risparmio gestito (156,6 mld, +3%) è stato infatti interamente compensato da un product mix leggermente meno favorevole. Anche nel 2019 il margine commissionale ha beneficiato molto limitatamente (31milioni) del contributori veniente da commissioni di performance. Il margine di interesse, pari a 177milioni, ha evidenziato un incremento del 14%rispetto allo scorso anno (155milioni) principalmente grazie alla crescita dei volumi medi investiti sui portafogli proprietarie al ribilanciamento delle scadenze sui depositi di tesoreria.

I costi operativi netti, pari a 609milioni, hanno registrato un contenuto incremento (+3%) rispetto al2018 (593milioni). L’analisi di dettaglio evidenzia chele spese per il personale, pari a  356milioni, hanno registrato un incremento del 2% mentre le altre spese amministrative, pari a 198milioni, sono risultate sostanzialmente in linea (+1%) con quelle dello scorso esercizio.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (55milioni) hanno segnato un incremento di 8milioni principalmente legato a maggiori costi di locazione immobiliare, ammortizzati ai sensi del principio contabile IFRS16.Il Cost/Income ratio è risultato pari a 31%, in diminuzione di un punto percentuale rispetto al già eccellente livello registrato nel 2018 (32%).
L’utile netto consolidato del 2019 si è attestato al nuovo massimo storico di 906milioni, in crescita del 9%rispettoa quello realizzato nel 2018. I coefficienti patrimoniali consolidati di Fideuram–Intesa Sanpaolo Private Bankingsi confermano ampiamente al di sopra dei livelli minimi richiesti dalla normativa. In particolare, al 31dicembre2019ilCommon Equity Tier 1ratio è risultato pari a19,2%.

Paolo Molesini, amministratore delegato e direttore generale di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, ha dichiarato: “Nel corso del 2019 abbiamo ottenuto i migliori risultati mai conseguiti da Fideuram -Intesa Sanpaolo Private Banking: un utile netto di 906 milioni ed un totale di masse amministrate pari a 242,7 miliardi che, insieme ad una raccolta netta di 10,9 miliardi, confermano l’eccellente qualità del lavoro svolto ogni giorno da private banker, manager, personale di sede e delle società controllate.Il nostro modello di business, basato sulla consulenza professionale e sulla creazione di un rapporto di fiducia di lungo periodo tra cliente e private banker, si dimostra vincente e continua a garantire una crescita di valore sostenibile nel tempo, capace di portare disciplina ai processi di investimento. Continueremo ad investire nella selezione e nella formazione delle nostre reti – Fideuram, Sanpaolo Invest e Intesa Sanpaolo Private Banking –poiché crediamo che sia indispensabile puntare sul costante miglioramento delle competenze, sulla professionalità e sull’innovazione, per anticipare i bisogni e analizzare a fondo le necessità finanziarie e patrimoniali della clientela. I fondamentali economici e finanziari confermano, ancora una volta, le solide basi del nostro Gruppo, orientato da tempo anche verso nuove direttrici di sviluppo, come i mercati privati, il business internazionale ed i nuovi strumenti di gestione".

Poi il commiato: "Concludo il mio mandato alla guida operativa della Divisione Private al termine di un cammino durato 5 anni, durante i quali ho lavorato con un gruppo di professionisti di livello eccellente. Insieme abbiamo costruito la prima private bank in Italia, rispondendo alle esigenze della clientela più sofisticata ed indirizzando la società su un sentiero di sviluppo che ha visto crescere significativamente il totale delle masse amministrate, da 178,8 miliardi di euro e l’utile, da 582 milioni di euro, di fine 2014. Ringrazio ciascuno dei colleghi e colleghe che hanno contribuito a superare, con grande entusiasmo, le numerose sfide di questi anni. Darò ancora il mio contributo, in un ruolo maggiormente istituzionale, con un’attenzione particolare rivolta all’importante segmento di clientela HNWI”.

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