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Private banking, prosegue la crescita anche nel primo trimestre

4/23/2024 | Redazione ADVISOR

Andrea Ragaini, presidente AIPB: “Le previsioni per il 2024 rimangono positive, nonostante un quadro geopolitico particolarmente instabile e complesso”


Si è tenuta quest’oggi l’Assemblea degli Associati 2024 dell’Associazione Italiana Private Banking (AIPB) nel corso della quale il Presidente Andrea Ragaini ha presentato i risultati raggiunti dall’Industria nel 2023, le attività svolte dall’Associazione e le prospettive per l’anno in corso elaborate in collaborazione con Prometeia. La relazione è stata preceduta da una sessione introduttiva che ha messo al centro la geopolitica e gli impatti su economia e mercati, tenuta da Dario Fabbri (Analista Geopolitico e Direttore di Domino) e da Lea Zicchino (Head of Financial Markets and Intermediaries Analysis di Prometeia).

“Nel primo trimestre dell’anno è proseguita la crescita del Private Banking, pur in presenza di un tasso di crescita del risparmio ancora ampiamente al di sotto delle sue medie storiche. Le previsioni per il 2024 rimangono positive, nonostante un quadro geopolitico particolarmente instabile e complesso, grazie alla forza del modello di servizio Private che continua a ricevere un forte apprezzamento da parte dei clienti. La percentuale di ricchezza investita dalle Famiglie Private (al netto della liquidità detenuta in conti e depositi) si conferma particolarmente elevata: 86,3%, ampiamente al di sopra della media degli altri operatori che si ferma al 49%”, commenta Andrea Ragaini, Presidente AIPB.

2024: scenario macroeconomico e finanziario

Le prospettive per l’anno in corso vedono un mondo a due velocità, in cui l’economia USA dovrebbe crescere a un tasso superiore a quello dell’Area Euro e dell’Italia (PIL USA +2,4% vs +0,5% UEM vs +0,7% ITA). L’inflazione è prevista in diminuzione, ma con intensità e tempi differenti fra le aree geografiche per effetto del costo dell’energia, mentre per le componenti più “core” dell’inflazione (ad esempio servizi) è prevista una discesa più lenta. Il principale fattore di rischio resta la situazione geopolitica caratterizzata da equilibri internazionali sempre più fragili, a causa del persistere del conflitto russo-ucraino, di quello tra Israele e Hamas e l’apertura del nuovo fronte con l’Iran, oltre agli attacchi alle navi cargo in transito dal Canale di Suez nel Mar Rosso e alle tensioni tra Stati Uniti e Cina legate a Taiwan.

Sotto il profilo economico, la forte crescita dei deficit e dei debiti pubblici limitano la possibilità di ricorrere a politiche fiscali pro-cicliche, mentre le Banche Centrali sono chiamate alla massima cautela sulle scelte relative all’abbassamento dei tassi di interesse.Per quanto riguarda l’Italia, il fabbisogno del settore pubblico rimane elevato per i prossimi anni (154 miliardi di euro nel 2024) e le famiglie, così come è avvenuto nel corso del 2023, continuano a sostenerne il finanziamento. Prosegue il trend positivo dei mercati finanziari, con qualche timore di euforia ingiustificata: dopo aver raggiunto i massimi storici a inizio anno, la previsione per i listini delle economie avanzate resta positiva, con una crescita stimata attorno al 10% medio annuo. Il timore è che i mercati azionari siano sopravvalutati, sulla base di un rapporto “prezzo-utili” a 12 mesi che, negli USA, si avvicina ai valori massimi raggiunti a partire dagli anni Novanta. Leggermente sottovalutati, invece, i mercati azionari europei e italiani.

2024: tasso di risparmio e flussi di ricchezza finanziaria delle famiglie

La ricchezza delle famiglie italiane cresce anche nel 2024 (+3,8%) grazie a un buon andamento dei mercati (+2,4%) e a nuovi flussi pari a 50 miliardi di euro. Torna a crescere il tasso di risparmio delle famiglie, dopo aver toccato il minimo nel 2023, i consumi restano stabili mentre il reddito disponibile è previsto in crescita dell’1,5 %.

Prospettive 2024 per il Private Banking

In continuità con il 2023, anche il 2024 sarà un anno di crescita per l’industria del Private Banking. Il valore gli Asset under Management dovrebbe arrivare a 1.184 miliardi di euro. Un risultato significativamente superiore a quello degli altri operatori del sistema (+7,5% PB vs +2,1% altri operatori), in linea con la tendenza storica registrata negli ultimi 9 anni (variazione media annua +4,8% PB vs +1,5% altri operatori). Il maggior contributo alla crescita arriva dall’andamento positivo dei mercati (+3,9% PB vs +1,6% altri operatori). In linea con l’anno passato, si stima che l’allocazione maggiormente concentrata sugli investimenti finanziari supporti la crescita dei portafogli Private arrivando a colmare, quasi totalmente, l’effetto negativo dei mercati registrato nel 2022. Pur restando sostanzialmente stabili, l’andamento dei flussi testimonia la capacità dell’industria del Private Banking di attrarre nuova raccolta (+3,6%), a livelli sensibilmente superiori rispetto agli altri operatori (+0,5%).

Nel 2024 si prevede un leggero rallentamento del processo di ricomposizione dei portafogli Private verso l’amministrato registrato negli ultimi anni. Sebbene quest’ultimo continui a essere il comparto favorito (+14,1% a/a), sulla scia di tassi di interesse ancora elevati, sono previsti in crescita anche Fondi Comuni e Gestioni Patrimoniali (+7% a/a) e Prodotti Assicurativi (+4,3% a/a), mentre la liquidità resta sostanzialmente stabile (-0,5%). In termini di composizione del portafoglio, il risparmio amministrato arriva a una quota vicina al 32% dei portafogli: 10 punti in più rispetto a settembre 2022. L’impatto di questa impennata ha influenzato sia l’allocazione sul gestito, previsto in consolidamento al 35% (la quota media degli ultimi 5 anni è di circa il 38,5%), sia sui prodotti assicurativi (passati negli ultimi 10 anni dal 16% ad un massimo del 23% a fine 2022, per tornare al 19,4% nel 2024). La restante parte, relativa alla liquidità e ai depositi, è prevista nel 2024 ai minimi storici (13,7%) contro il valore massimo (circa 18%) raggiunto a settembre 2022.

Nell’anno in corso i nuovi flussi di ricchezza sono indirizzati in prevalenza verso i titoli (amministrato +9,9%), ma anche verso fondi e gestioni patrimoniali (+1,7%). Nel 2024 l’effetto flusso contribuirà per circa il 70% alla crescita complessiva del comparto amministrato, con i rendimenti sui titoli a tasso fisso che resteranno interessanti per gli investitori. Per fondi comuni, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi la tendenza è opposta: rispettivamente il 74% e il 90% del contributo alla crescita arriverà dall’effetto dei mercati.

Le attività svolte dall’Associazione nel 2023

L’Assemblea è stata anche l’occasione per sottolineare l’importante lavoro di ricerca, l’attività istituzionale e l’offerta formativa che AIPB ha ulteriormente sviluppato nel corso dell’anno.

“Le linee strategiche che hanno indirizzato le diverse attività svolte dall’Associazione si possono riassumere nel: valorizzare il Private Banking come attore della crescita del Paese; studiare l’evoluzione strategica del settore; mantenere un dialogo costruttivo con le Istituzioni per una sempre più efficace regolamentazione; offrire servizi innovativi per gli Associati; impegnarsi a fare dell’ufficio Studi un riconosciuto Think Tank sugli investimenti privati e sulla consulenza; contribuire alla creazione di una nuova generazione di professionisti e rafforzare le competenze, attraverso AIPB Schola, di chi già lavora nell’industria”, ha aggiunto Antonella Massari, Segretario Generale AIPB.

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