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Gettinby: "Vi spiego come si muoverà il dollaro nei prossimi mesi"

11/21/2017 | Redazione Private

Il gestore degli investimenti del team Multi Asset di Kames Capital condivide il suo punto di vista sul biglietto verde e sulle sue prospettive da qui a fine anno e per il 2018


Gareth Gettinby (in foto), gestore degli investimenti del team Multi Asset di Kames Capital, condivide in questa intervista il suo punto di vista sul dollaro e sulle sue prospettive.

Dopo la fase di debolezza che ha caratterizzato gli ultimi mesi, il dollaro USA sembra aver raggiunto una sorta di equilibrio nel cambio con l’euro. Secondo lei, quali sono le prospettive per il dollaro USA nei prossimi trimestri?

Dopo aver raggiunto un minimo temporaneo a settembre, ci aspettiamo che il dollaro USA continui a recuperare terreno fino a fine anno, sostenuto dal miglioramento dei dati statunitensi, da una Federal Reserve (Fed) più aggressiva e da una politica fiscale apparentemente prossima a diventare più favorevole. Pur trattandosi di dinamiche positive nel breve periodo dato che i differenziali dei tassi di interesse sono spinti al rialzo, riteniamo si tratti solo di una tregua temporanea per la valuta e ci aspettiamo un nuovo deprezzamento nel 2018.

Quali fattori potrebbero eventualmente influenzare l'andamento della valuta?

Innanzitutto, siamo convinti che la Fed aumenterà i tassi a dicembre e di nuovo nel 2018, ma ciò non sarà necessariamente vantaggioso per il dollaro; infatti, gli spread positivi dei tassi nominali a breve termine non sono riusciti quest’anno a impedire il deprezzamento valutario nei confronti dell’euro. In secondo luogo, anche se la Fed ha avviato la normalizzazione della politica, le altre banche centrali sono in procinto di dare il via al processo di normalizzazione, rendendo il dollaro meno interessante. In terzo luogo, il miglioramento delle tendenze di crescita a livello globale implica a medio termine una minore attrattiva dei differenziali di crescita a sostegno del dollaro statunitense.

In quarto luogo, l’impatto dei deficit gemelli (la somma del disavanzo pubblico e del disavanzo delle partite correnti) in percentuale del PIL lascia intendere che il dollaro USA dovrebbe indebolirsi. Anche se l’incremento del commercio potrebbe migliorare il disavanzo delle partite correnti, il disavanzo pubblico diminuirà rapidamente se andrà in porto la riforma fiscale di Trump. Per finanziare questi disavanzi, il dollaro statunitense potrebbe aver bisogno di raggiungere un livello più interessante.

Da ultimo, al momento gli speculatori sono posizionati in maniera neutrale e c’è sufficiente margine per un ulteriore deterioramento del sentiment nei confronti del dollaro.

All’interno del debito denominato in dollari USA, quali sono i settori che suggerirebbe a un investitore europeo che intendesse scommettere sul rafforzamento del dollaro USA?

L’esperienza insegna che la prima coppia di aumenti dei tassi valida il ciclo economico. In genere questo è positivo per gli asset rischiosi e creditizi, in quanto tendono a realizzare buone performance nella fase di ripresa nel momento in cui migliorano gli utili.

Va riconosciuto che tra le asset class creditizie le valutazioni risultano elevate. Infatti le curve creditizie piatte sono a supporto del rischio creditizio rispetto a quello di duration. La storia ci insegna però (in particolare nel periodo 2005-2007) che gli spread creditizi possono restare compressi per lunghi periodi di tempo.

Tuttavia la volatilità di mercato resta ridotta, la crescita globale continua a essere robusta, e le politiche e le iniziative delle banche centrali restano favorevoli agli investimenti. In questo scenario, il rischio maggiore della detenzione di titoli investment grade e high yield è quello legato a eventi single-name. In questa fase è necessario conoscere con precisione il contenuto del proprio portafoglio ed essere soddisfatti quando si riceve un prezzo adeguato per i rischi assunti. In particolare, abbiamo visto la sanità (soprattutto le case farmaceutiche specialistiche) e i rivenditori tradizionali del segmento dell’high yield statunitense cedere sotto il peso di un indebitamento in bilancio a livelli insostenibili.

 

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