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Cassazione: la donazione del terreno rientra nella lecita pianificazione fiscale

7/9/2018 | Stefano Massarotto – Facchini Rossi Soci

Un’ordinanza riconosce la rilevanza del profilo della libertà di pianificazione della successione nel caso della donazione di un terreno a favore di un parente prossimo e successiva cessione dello stesso a soggetti terzi.


La Corte di Cassazione si pronuncia nuovamente sul caso della donazione di un terreno a favore di un parente prossimo e successiva cessione dello stesso a soggetti terzi. Tale operazione forma spesso oggetto di contestazione da parte dell’Amministrazione finanziaria che, facendo leva sul carattere simulato o elusivo della donazione, pretende di tassare la plusvalenza derivante dalla cessione del terreno in capo al donante.

 

Sul tema, la Cassazione ha assunto un orientamento ondivago, riconoscendo le ragioni ora del contribuente ora del fisco. Nell’ordinanza n. 17128 del 28 giugno 2018, la Corte riconosce la legittimità fiscale dell’operazione sulla base delle seguenti argomentazioni.

 

In primo luogo, trattandosi di rapporti patrimoniali tra genitori e figli, viene riconosciuta rilevanza al profilo della libertà di pianificazione della successione da parte dei genitori, in base al principio generale secondo cui nulla impone al contribuente di optare, nell'esercizio della propria attività negoziale, per la soluzione più onerosa sul piano fiscale.

 

In secondo luogo, si rileva che la partecipazione del donante alle trattative finalizzate alla cessione del terreno può considerarsi compatibile con il negozio di donazione e non depone necessariamente a favore della simulazione dello stesso. Il donante, infatti, potrebbe avere condotto le trattative con l'acquirente nella consapevolezza che il vantaggio economico da esse derivanti sarebbe poi stato riversato sui donatari, come risulta dimostrato dall’incasso del corrispettivo di vendita da parte dei donatari.

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