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Clienti private, chi ha paura della tecnologia?

8/29/2018 | Ufficio Studi AIPB

Per i clienti private con più di 55 anni l’incontro con il referente garantisce un’elevata soddisfazione. Eppure, parallelamente dimostrano dimestichezza nell’utilizzo della tecnologia in ambito finanziario.


Per i clienti private con più di 55 anni l’incontro fisico con il referente continua ad avere un elevato indice di soddisfazione che si attesta al 90%, leggermente più alto rispetto a quello delle fasce inferiori e stabile nel corso del tempo (fonte: GFK per AIPB, Indagine sulla Clientela Private in Italia, 2017). Eppure, parallelamente, dimostrano una certa dimestichezza nell’utilizzo della tecnologia, anche in ambito finanziario.

 

Certo, la penetrazione della tecnologia in questa fascia di età è meno profonda che tra i più giovani, ma non è da sottovalutare: l’80%, ad esempio, utilizza il PC e, di questi, il 60% lo usa per avere informazioni sugli investimenti.

 

La tecnologia, quindi, sta diventando per questi clienti uno strumento da cui diffidare sempre meno. Negli Stati Uniti, invece, secondo uno studio condotto da Spectrem Group, quando si tratta di avere informazioni sugli investimenti, i clienti HNW si affidano alle vecchie abitudini, preferendo quasi esclusivamente il contatto diretto con il professionista (gli incontri di persona in particolare, per il 33% del campione).

 

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