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6/24/2019
La soluzione per banca Carige non è ancora stata trovata. Come previsto, lo schema volontario del Fondo interbancario di tutela depositi, ha respinto il progetto del fondo di private equity Apollo sull’istituto ligure e annuncia "il fermo intendimento di intervenire in tempi stretti nella soluzione della crisi della banca".
Con la disponibilità di "valutare proposte di intervento che prevedano la partecipazione degli attuali azionisti e di partner pubblici o privati". Lo si legge in una nota secondo cui lo schema avvierà "già a partire da domani un'analisi approfondita" per definire il fabbisogno di capitale della banca.
Il Consiglio di gestione, spiega la nota, a valle di un "attento esame della situazione e delle prospettive di Banca Carige, ha ritenuto di non accogliere» la proposta del fondo e «ha manifestato il fermo intendimento di intervenire, anche in tempi stretti, nella soluzione della crisi della banca, con la disponibilità a valutare — nell’ambito dei propri organi e in coerenza con le disposizioni statutarie — proposte di intervento che prevedano la partecipazione degli attuali azionisti e di partners pubblici o privati".
Da martedì 25 lo Schema volontario "avvierà un’analisi approfondita degli aspetti tecnici e organizzativi della banca, per definire il fabbisogno di capitale e le connesse proiezioni economico-finanziarie pluriennali, idonee a sostenere un piano industriale efficace e credibile".
Torna così d’attualità il piano di ricapitalizzazione (stimato in 630 milioni di euro) che prevederebbe il salvataggio sull'asse tra il sistema bancario e gli azionisti locali, guidati dalla famiglia Malacalza che detiene il 27,7% delle azioni.
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