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NSA presenta ALA, la società dedicata alla finanza agevolata

1/29/2020 | Redazione Advisor

Fornisce consulenza alle imprese nei tre ambiti più importanti: industria 4.0, investimenti in macchinari e iperammortamenti


Il Gruppo NSA, il primo mediatore creditizio italiano in termini di fatturato, per i finanziamenti alle PMI, ha annunciato la costituzione di ALA, una nuova società dedicata alle imprese che intraprendono un percorso di crescita tramite l’accesso ad agevolazioni e contributi pubblici.

In particolare, ALA fornisce consulenza per la finanza agevolata nei tre ambiti più importanti: Industria 4.0 (Crediti d’imposta per Ricerca & Sviluppo e per i Progetti diversamente normati); Investimenti in macchinari (Legge Sabatini, contributo del 7% a preventivo sui macchinari); Iperammortamenti (credito d’imposta del 40%).

La società, che ha iniziato ad operare offrendo primariamente consulenza alle 15 mila PMI già clienti di NSA, si avvale della collaborazione di oltre 60 consulenti del Gruppo operativi su tutto il territorio nazionale, supportati da un team di professionisti costituito da dirigenti, analisti e tecnici, tutti con una esperienza pluriennale nella consulenza alla finanza agevolata.

Presidente di ALA è Gaetano Stio, (Presidente del Gruppo NSA) mentre Giovanni Salemi ne è l’amministratore delegato. “Con ALA ritorniamo un po’ tutti alle origini del nostro percorso. Abbiamo un’expertise di lunga data nella finanza agevolata che vogliamo mettere a disposizione di chi è già cliente del gruppo e dei nuovi clienti. La legge di bilancio contiene supporti preziosi per le PMI che è preciso dovere dell’imprenditore sfruttare al massimo per il bene della sua azienda” ha dichiarato Gaetano Stio.

“Il plus di ALA rispetto ai competitor è offrire una consulenza completa, senza i due obblighi tradizionali, classici di questo settore, del versamento anticipato e del vincolo di un contratto triennale. Mantenendo l’approccio culturale del gruppo NSA, ALA viene compensata solo quando all’impresa viene riconosciuto il diritto al contributo. E se questo viene assegnato e l’imprenditore decide di non accedervi nulla sarà dovuto. Condividiamo, quindi, il rischio con i nostri nostri clienti, perché siamo imprenditori come lui”” ha aggiunto Giovanni Salemi.

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