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Mercati privati: solo il debito si salva

4/2/2024 | Marcella Persola

La performance degli investimenti in tutte le asset class dei mercati privati è stata inferiore alle medie storiche


Se gli investitori dei mercati privati sono entrati nel 2023 sperando in un ritorno al 2021, probabilmente sono rimasti delusi. Molti dei venti contrari emersi nella seconda metà del 2022 sono persistiti per tutto l'anno, mettendo sotto pressione la raccolta fondi e la performance di questo settore, così come evidenzia l’ultimo studio sul settore realizzato da McKinsey. 

L'inflazione si è attestata leggermente nel corso dell'anno, ma è rimasta elevata rispetto ai recenti standard storici. I tassi d'interesse sono rimasti alti, aumentando il costo del finanziamento. Un rinvigorito mercato azionario pubblico ha recuperato la maggior parte delle perdite del 2022, ma ha fatto poco per risolvere l'incertezza delle valutazioni che gli investitori dei mercati privati hanno dovuto affrontare negli ultimi 18 mesi.

All'interno dei mercati privati, è emerso un ciclo di smorzamento dell'attività: l'aumento del costo del capitale e i multipli più bassi hanno limitato la capacità o la volontà dei soci accomandatari (GP) di uscire dalle posizioni; un minor numero di uscite, insieme alle continue richieste di capitale, ha spinto al rialzo le allocazioni di LP, limitando così la loro capacità o volontà di assumere nuovi impegni. Queste condizioni hanno pesato sulla capacità dei gestori di raccogliere fondi. Sulla base dei dati riportati alla fine del 2023, la raccolta di fondi dei mercati privati è scesa del 22% rispetto all'anno precedente a poco più di 1 trilione di dollari, il più grande calo di questo tipo dal 2009.

Nonostante il calo della raccolta dei fondi, gli asset under management (AUM) dei mercati privati hanno continuato a crescere, aumentando del 12% a 13,1 trilioni di dollari al 30 giugno 2023. La raccolta fondi del 2023 è stata ancora la sesta raccolta annuale più alta mai registrata.

La performance degli investimenti in tutte le asset class dei mercati privati è stata inferiore alle medie storiche. Il private equity (PE) è tornato in attivo, ma ha generato la performance annuale più bassa degli ultimi 15 anni, escludendo il 2022. Per la prima volta dal 2009, il settore immobiliare ha prodotto rendimenti negativi, poiché i tassi di capitalizzazione (cap) si sono allargati in tutti i settori e la crescita dei canoni di locazione si è dissipata in settori precedentemente caldi, tra cui multifamily e industriali. La performance dei fondi infrastrutturali è stata inferiore alla metà della media pluriennale e ancora più al di sotto dei rendimenti a due cifre generati nel 2021 e nel 2022. Il debito privato, infine, ha registrato la performance maggiore (se ce n'è stata una), sovraperformando tutte le altre asset class private e dimostrando l'attrattiva anticiclica dell'asset class.

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