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2/6/2019 | Ufficio Studi AIPB
George H. Walper Jr, presidente di Spectrem Group, in un articolo afferma che “gli investimenti socialmente responsabili non sono per tutti”. In effetti, confrontando i dati della loro survey, Investor Perceptions of Socially Responsible Investing, portata avanti negli Stati Uniti, con l’Indagine sulla Clientela Private in Italia, condotta da GFK per AIPB, tale affermazione potrebbe risultare vera.
Anzitutto, per fare un esempio, al momento la tendenza a investire in SRI sembra più forte nel nostro Paese che non negli Stati Uniti: il 60% dei clienti Private italiani afferma di scegliere di investire prestando attenzione a temi ambientali e sociali, mentre Oltreoceano la familiarità con questa tipologia di investimenti non arriva al 45%. Nel panorama italiano, inoltre, i più sensibili al tema, con un valore del 63%, sono i clienti di un’età compresa fra i 35 e 54 anni; meno attratti gli over 64, con valore del 57%. Negli Stati Uniti, invece, l’interesse degli investitori per gli SRI oscilla attraverso tutte le fasce tra il 43 e il 45%, senza particolari picchi. Gli investimenti socialmente responsabili, in definitiva, non risultano attrattivi per tutti, benchè oggi siano un tema molto caldo: la sfida per il futuro è dunque accrescere la conoscenza degli SRI presso gli investitori.
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