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BPER, Banca Cesare Ponti “polo di eccellenza per la clientela private”

6/10/2022 | Redazione Private

Come si legge nel piano industriale 2022-2025, la valorizzazione del comparto wealth e asset management ha l'obiettivo di raggiungere circa 100 miliardi di euro in risparmio gestito e polizze vita


Bper, nel suo piano industriale 2022-2025, prevede di creare nel secondo semestre del 2023 un polo di wealth management e asset management che valorizzerà Banca Cesare Ponti, la banca private di Carige. Come si legge su Teleborsa, ciò sarà perseguito tramite la valorizzazione di Banca Cesare Ponti (acquisita nell'operazione con Banca Carige) come "veicolo specializzato e polo di eccellenza a presidio diretto della clientela Private, nonché centro di gestione investimenti e advisory con il compito di coordinare le diverse fabbriche prodotto focalizzate sul business WM (Arca SG R, Optima SIM, BPER LUX, ecc,)".

Secondo BPER, questa operazione consentirà di massimizzazione le sinergie tra le reti distributive e le società prodotto dell'Asset Management e Bancassurance Vita. La valorizzazione del comparto Wealth e Asset Management ha l'obiettivo di raggiungere circa 100 miliardi di euro di asset under management (risparmio gestito e polizze vita), che contribuiranno a generare il 40% delle commissioni di gruppo. Oltre alla leva sul veicolo Cesare Ponti, ci sarà una focalizzazione della politica retributiva su incentivi legati allo sviluppo del business, lo sviluppo della raccolta gestita e vita su clientela captive (con particolare attenzione al segmento Personal caratterizzato da circa 40-45 miliardi di euro di liquidità convertibile, e iniziative per nuova acquisition e recupero volumi sulla clientela del perimetro Carige.

L’amministratore delegato Piero Luigi Montani, spiega che: “Il Piano Industriale 2022-2025 approvato dal CdA, delinea una nuova fase di sviluppo del Gruppo BPER Banca con obiettivi ambiziosi ma che sappiamo essere alla nostra portata, facendo leva sui ragguardevoli risultati raggiunti oggi in termini di miglioramento del posizionamento competitivo, redditività e qualità del credito. L’utile netto atteso al 2025 pari a circa 800 milioni di euro, sarà raggiunto grazie al potenziamento delle nostre fabbriche prodotto nei business strategici del Gruppo rafforzando il nostro modello di banca multi-specialista, con l’obiettivo di accrescere ulteriormente la componente commissionale all’interno dei ricavi. Saranno cedute le attività non-core, tra cui la piattaforma di gestione degli NPL che ci consentirà di fare ulteriori significativi progressi nell’attività di derisking, raggiungendo un NPE ratio lordo stabilmente sotto il 4% per tutto il periodo di Piano. Sul fronte dei costi saranno implementate azioni che ci consentiranno di migliorare strutturalmente l’efficienza operativa e di far fronte ai significativi investimenti previsti in tecnologia, indispensabili per rispondere alle crescenti esigenze della clientela e all’accelerazione digitale che sta attraversando il sistema finanziario”.

Montani sottolinea che “che la crescita della redditività complessiva sarà supportata dalle importanti sinergie derivanti dall’integrazione di Banca Carige, che abbiamo quantificato in oltre 150 milioni lordi a regime, a conferma dei solidi presupposti industriali alla base dell’operazione. L’aumento degli utili sarà accompagnato da un incremento della remunerazione agli azionisti, con un payout ratio al 50% nel 2025 e un monte dividendi pari a circa 1 miliardo di euro che verranno distribuiti nell’arco di Piano, mantenendo al contempo una solida posizione patrimoniale. Il raggiungimento dei target sarà reso possibile anche dalle importanti leve di sviluppo previste per i dipendenti del Gruppo, che colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta per i risultati ottenuti, l’impegno e lo sforzo profuso quotidianamente in una fase di forte trasformazione e crescita della nostra Banca. Con riferimento alle tematiche di sostenibilità, già ampiamente integrate nel nostro modello di business, abbiamo identificato azioni concrete da traguardare su tutte le linee di intervento in modo trasversale, con target precisi in termini di riduzione degli impatti ambientali, supporto ai clienti nella transizione ecologica, ed infine attenzione all'inclusione, alla gestione delle diversità e alle frange più deboli della società, con l'obiettivo di creare valore condiviso. Il nuovo Piano, dunque, ci consentirà di evolvere verso un modello di business più focalizzato sulle attività core, valorizzando al meglio le nostre fabbriche prodotto, con una maggiore efficienza e un forte impulso alla digitalizzazione guidato da logiche di sostenibilità a beneficio di tutti gli stakeholder”.

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