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Salone del Risparmio, basta regole per gli Ucits. Ora tocca agli altri

3/26/2014 | Francesco D'Arco

Appello di Assogestioni, Efama ed Esma per regole più uniformi. "La trasparenza non deve essere limitata ai fondi comuni", parola di Dargnat.


Trasparenza, trasparenza, trasparenza. È questo uno dei messaggi emersi dalla plenaria di apertura del Salone del Risparmio 2014. Giordano Lombardo (Assogestioni), Steven Maijoor (Esma) e Christian Dargnat (Efama), che hanno aperto l'evento organizzato da Assogestioni e che si concluderà venerdì 28 marzo, hanno sottolineato a più riprese il valore della trasparenza dell'industria del risparmio gestito e l'importanza che a livello europeo ci sia maggiore uniformità tra i prodotti che possono finire nei portafogli dei risparmiatori. 

 

Il primo ad evidenziare il valore della trasparenza dell'industria è stato proprio il presidente di Assogestioni Lombardo che ha ricordato come l'industria si distingua nel settore finanziario per la sua trasparenza e, questo, dovrebbe essere un punto di forza "da evidenziare nel rapporto con il pubblico". 

 

Ha, invece, invitato ad un livellamento delle regole di gioco nel campo finanziario, e in particolare degli strumenti che possono essere acquistati dai risparmiatori, Steven Maijoor, presidente Esma. 

 

"La tutela dell'investitore è essenziale e dobbiamo garantire che il risparmiatore finale abbia a disposizione lo strumento giusto" ha affermato Maijor. "Per questo dobbiamo avere un mercato comunitario dotato di controlli e regole uniformi".

 

Uniformità auspicata anche da Dargnat, presidente di Efama, che ha puntato il dito contro i regolatori europei che hanno iper-regolamentato il mondo dei fondi comuni, "in 25 anni la normativa del mondo Ucits è cambiata 6 volte. Quattro cambiamenti sono avvenuti negli ultimi 5 anni: "Non conosco nessuna industria in grado di adeguarsi in maniera efficace quando le regole del gioco cambiano così velocemente" ha sottolineato Dargnat. "La nostra richiesta rispetto ai regolatori? Rallentare questo ritmo e prendere tempo di valutare l'impatto di queste riforme". Concentrandosi invece sui Prips, ovvero sulle regole che riguardano gli altri prodotti finanziari che oggi non garantiscono la stessa trasparenza del mondo Ucits.

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