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La provocazione di M&G: la Bce compri petrolio

2/9/2016

L'ossessione del mercato per il corso del greggio non è un buon affare per l'Eurotower. Lo spiega Wolfgang Bauer, team retail fixed income M&G Investments


L’ossessione del mercato per il prezzo del petrolio non è una buona notizia per la Bce, che viene giudicata in base alla sua capacità di creare un’inflazione vicina al 2% e promuovere la stabilità del mercato. Per restare credibile, la Bce dovrebbe riuscire a controllare il prezzo del petrolio. La provocazione è di Wolfgang Bauer, team retail fixed income M&G Investments.

Questo trascende le capacità di una banca centrale o no? Forse, alla riunione di marzo, la Bce dovrebbe annunciare che, da ora in poi, i suoi acquisti di asset includeranno il greggio. Attualmente la Bce acquista attivi per 60 miliardi di euro al mese, quindi grosso modo 2 miliardi di euro ogni giorno. Se solo l’1% di questo importo, appena 20 milioni di euro, fossero investiti in petrolio a un prezzo a pronti (ottimistico) di 35 dollari al barile, a un tasso di cambio di 1,1 dollari per euro, questo si tradurrebbe in poco meno di 630 mila barili di dolcissimo greggio al giorno. La Bce compenserebbe ampiamente i proposti 500 mila barili al giorno di offerta aggiuntiva con cui l’Iran sta spaventando il mercato” spiega Bauer.

“Non sarebbe neanche la prima volta che un’istituzione europea puntella i prezzi di un bene acquistando l’offerta eccedentaria. Pensate solo ai famigerati laghi di vino e montagne di burro degli anni Ottanta, nell’ambito della Politica agricola comune dell’Unione Europea” aggiunge il gestore. Certo, però, l’accumulo di grandi quantità di greggio potrebbe rivelarsi problematico. 

Bauer ricorda che esiste sempre il mercato dei derivati. Anziché comprare fisicamente barili di greggio al prezzo a pronti, la Bce potrebbe valutare l’ipotesi di intervenire sul mercato del greggio acquistando future sul petrolio. Ovviamente, nulla di tutto questo accadrà sul serio. Ma tutti quelli che recitano il mantra “il petrolio a basso costo è sempre un male” dovrebbero premere proprio per una soluzione, per così dire, poco ortodossa come questa. “Se davvero pensate che i prezzi del petrolio in calo comprimeranno per sempre le prospettive di inflazione e distruggeranno il valore degli asset, dovreste sollecitare il signor Draghi a fare incetta di questa bistrattata commodity” conclude Bauer.

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