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6/16/2016
L’incertezza che circonda la decisione del Regno Unito se uscire o no dall’Unione Europea comincia a innervosire gli investitori. Basta guardare la volatilità implicita del cambio GBP/USD: è schizzata al 29%, una percentuale vicina ai picchi osservati durante la crisi finanziaria del 2008, mentre i rendimenti dei Gilt decennali sono scesi a meno dell’1,1% toccando nuovi minimi storici. Gli investitori, spiegano gli esperti di WisdomTree Europe in un recente commento, stanno “quindi iniziando a spostarsi verso posizioni di risk-off”.
E il rapido cambio di sentiment nel mercato azionario europeo dell’ultima settimana, secondo gli esperti, potrebbe essere il preludio a un posizionamento maggiormente risk-off come quello che si è visto lo scorso anno per il Grexit. “Gli investitori dovrebbero essere preparati all’eventualità che l’accumulo di incertezze sulla sterlina possa diffondersi provocando un aumento della volatilità sulle Borse europee. La copertura delle strategie lunghe sul dollaro e delle esposizioni lunghe sull’azionario europeo potrebbe riguadagnare appetibilità” prosegue WisdomTree Europe.
Tuttavia, c’è chi è meno pessimista. Come gli esperti di Intermonte Advisory, divisione dedicata al risparmio gestito di Intermonte SIM: fanno notare che l’Eurostoxx perde da inizio mese ad oggi il circa l’8% e che il FTSE MIB all’incirca il 9%. “Molti indici settoriali come quello bancario maggiormente esposto agli stress finanziari, oltre che ai ben noti problemi di requisiti patrimoniali regolatori, hanno perso ben più dell’indice (l’indice bancario europeo è giù da inizio mese del 17%, ndr). La sterlina è andata vicino ai minimi degli ultimi due mesi. Possiamo, quindi, dire che rispetto al precedente referendum greco, i mercati stanno arrivando molto meno ‘rilassati’ su questo evento e che il livello delle attese e di stress dei mercati, misurato anche dal recente picco di volatilità, è piuttosto alto” scrivono.
Quanto al mercato obbligazionario, esiste un rischio di spirale viziosa al ribasso nei rendimenti dei Bund. Come ha fatto notare Kim Lubbers, portfolio manager, Kempen Capital Management, "soprattutto alla luce delle incertezze legate al referendum sulla Brexit". "Stessa tendenza per lo spread del rendimento dei titoli tedeschi trentennali rispetto agli swap, il più elevato da marzo 2015. E la curva tra i titoli decennali e i trentennali si è significativamente appiattita. Bisognerà capire quale elemento verrà meno in questa spirale al ribasso, causando un potenziale sell off di titoli di Stato tedeschi" conclude il gestore.
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