Chi va a caccia di rendimenti nei prossimi 6 mesi dovrà poter contare su prodotti in grado di cogliere le migliori opportunità in due asset class: borse europee e high yield. È quanto emerge dalla prima edizione di Advisor Insider, l’osservatorio di Open Financial Communication (OFC) sul mondo dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), che monitora trimestralmente il portafoglio medio dei clienti dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) italiani. Stando al sondaggio di marzo, che ha coinvolto 230 professionisti (tra pf e private banker dotati di patentino APF) su un totale di oltre 8.500 professionisti iscritti ad Advisorprofessional.it, la business community di OFC, il patrimonio finanziario gestito dai pf lo scorso mese, tra risparmio gestito e risparmio amministrato, risultava esposto per il 59% in bond e per il 31% in equity (10% altro).

Per migliorare le performance degli investimenti finanziari dei propri clienti, nella seconda metà dell’anno i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) intendono spingere prodotti che investano il meno possibile nel debito pubblico: il 67% intende ridurre l’esposizione del portafoglio medio dei propri clienti ai bond governativi, mentre la metà dei partecipanti al sondaggio conta di aumentare l’esposizione all’high yield.  

Passando all’azionario, se il 54% conta di mantenere stabile l’esposizione del portafoglio medio dei clienti al mercato azionario americano, il 73% pensa di aumentare l’esposizione alle borse europee, puntando magari su prodotti (azionari o flessibili) in grado di sfruttare le migliori opportunità di questa asset class. Quanto ai paesi emergente, solo il 35% nei prossimi 6 mesi punterà sui bond emergenti, mentre il 40% pensa di mantenere l’attuale esposizione a mercati azionari emergenti.

RECLUTAMENTI
Sul fronte dei reclutamenti di consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), continua il trend del 2013 che ha visto le banche riconvertire gli esuberi per potenziare l’offerta fuori sede e le reti di consulenti (ex-promotori) ingaggiare i migliori bancari in uscita (ex direttori di filiali). In particolare, da inizio anno si segnala l’ingresso di 116 neo consulenti (ex-promotori) nelle filiali di Intesa Sanpaolo, Banca Mps e Unicredit, le tre banche che hanno avviato piani di riconversione degli esuberi per potenziare l’offerta fuori sede di prodotti del risparmio gestito. Tra i reclutamenti, spiccano anche 16 consulenti (ex-promotori) di Poste Italiane che portano l’organico a superare la quota di 100 consulenti (ex-promotori) abilitati alla distribuzione dei prodotti BancoPosta fuori sede.