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Cina, gli 8 colossi (su 20) che crescono in Borsa. Brilla il settore energetico

4/2/2024 | Daniele Barzaghi

Le 20 più grandi realtà finanziarie cinesi possono essere distinte in cinque comparti: tecnologia, alimentazione, finanza, energia e conglomerati.


Le difficoltà dell'azionario cinese negli ultimi anni sono state raccontate a più riprese, a partire dai dati dell'Hang Seng Index e dell'SSE Composite Index ai minimi dal 2021.

Le generalizzazioni però sono sempre sbagliate e anche analizzando i dati delle principali 20 società cinesi per capitalizzazione si vedono sì sommersi ma anche salvati. Otto dei colossi del Paese si sono infatti apprezzati nell'ultimo anno, anche significativamente.

Le 20 più grandi realtà finanziarie cinesi possono essere distinte in cinque comparti: tecnologia, alimentazione, finanza, energia e conglomerati.

La tecnologia, che vanta il gigante cinese per capitalizzazione, Tencent, è in rosso, spinta dal dato negativo annuale (-22.5%) del colosso da 328 miliardi di dollari e del ben noto Alibaba (-16,6%) che vale oggi 181 miliardi. In positivo invece i titoli di China Mobile (+8,8%, con 190 miliardi di capitalizzazione) e Pinduoduo (+25,9%, 156 miliardi).

Nettamente in crisi sono i due grandi nomi del Food & Beverage: Kwichous Moutai (294 miliardi di capitalizzazione) con un -4,9% tendenziale e Wuliangye Yibin (75 miliardi) con un pesante -30,6%.

Opportunità rivela invece il settore finanziario e, a fronte di un leggero -2,7% annuale del leader nazionale Industrial and Commercial Bank of China (ICBC, da 245 miliardi di capitalizzazone), danno soddisfazione agli investitori gli altri due principali istituti di credito cinesi: l'Agricultural Bank of China (+15,2% annuale; 203 miliardi) e la Bank of China (+4,4%; 167 miliardi). In calo invece China Construction Bank (-3,8%; 159 miliardi), CM Bank (-11,1%; 109 miliardi), Ping An Insurance (-34,9%; 98 miliardi) e China Life Insurance (-31,2%; 93 miliardi). Così come è in rosso l'unico rappresentante dei conglomerati in Top 20 cinese: BYD (-13,5%; 74 miliardi).

Maggiori certezze appaiono essere rappresentate in Cina dal settore energetico, almeno a giudicare dagli andamenti degli ultimi 12 mesi: il gigante PetroChina (221 miliardi di capitalizzazione) è cresciuto del +37,1%; la nota Cnooc (110 miliardi) addirittura del +42,9%, così come la China Shenhua Energy (106 miliardi), terzo player per dimensione del comparto, salita del +27,8%.

E se sono in negativo Sinopec (-20,4%; 99 miliardi) e Catl (-27,5%; 98 miliardi), va molto bene la concorrente China Yangtze Power: +23,6% nell'ultimo anno, con una capitalizzazione da 88 miliardi di dollari.

 

 

 

 

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